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Messina, giallorossi in forma e tifosi entusiasti: rinasce il sogno

Messina, giallorossi in forma e tifosi entusiasti: rinasce il sognoTUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
venerdì 2 ottobre 2015, 17:052015
di Stefano Sica

Stupisce e diverte il nuovo Messina di Arturo Di Napoli, finora imbattuto in campionato grazie a due pari in trasferta e la brillante vittoria di domenica scorsa in casa col Cosenza. Tanto per una squadra costruita nella quasi totalità a settembre dopo la rivoluzione societaria che ha traghettato al vertice del club giallorosso Natale Stracuzzi, leader dei Cantieri Navali di Messina. Prezioso il lavoro portato avanti in meno di 30 giorni dal direttore sportivo Cristian Argurio in collaborazione con lo staff tecnico. Berardi l'unico superstite, più l'attaccante classe '98 Sebastiano Longo proveniente dagli Allievi Nazionali. Un lavoro non facile ma che ha prodotto un mosaico quasi perfetto anche per la qualità indiscussa di tanti dei nuovi innesti che stanno sorprendendo sia per versatilità sia per spirito di sacrificio. Un esempio: accantonata per ora l'idea iniziale del 4-3-3, nel recupero infrasettimanale di Benevento i siciliani si sono piazzati con un normale 4-4-2 in cui le ali offensive, Biondo e Fornito, hanno percorso senza soste la loro fascia di competenza ripiegando spesso e volentieri sulla linea dei quattro difensori, e costituendo una cerniera a sei. Una disposizione tattica che, pur senza concedere nulla ad una qualsiasi intenzione di catenaccio, ha chiuso ogni varco ai sanniti impedendo i tagli e le verticalizzazioni tanto cari ad Auteri. A centrocampo, poi, fu palpabile la qualità di Giorgione, abile nell'interpretare le due fasi. Nella ripresa, Fornito ha agito in maniera diligente anche da interno mentre Genny Russo, dopo essere subentrato a Biondo, ha macinato chilometri a sinistra rendendosi produttivo sia in fase offensiva sia in quella offensiva. Devastante, quindi, il match coi silani con solo tre cambi operati rispetto al match di quattro giorni prima: fuori Berardi (squalificato), Biondo (infortunato) e Bramati (in panchina), dentro Addario, Gustavo e Barraco.

Non proprio gli ultimi arrivati. Stessa disposizione tattica, come a Benevento, e stavolta a specchio con i calabresi. Squadra sempre ordinata e ben messa in campo, che ha puntato molto sull'intensità e su movimenti tattici ben precisi. E, vale la pena dirlo, dietro questo impianto in via di perfezionamento c'è il lavoro non solo di Arturo Di Napoli ma anche del suo omonimo e vice Raffaele. Un binomio consolidato e che funziona in maniera eccellente. Insomma, il Messina si vive il suo momento magico e non vuole fermarsi. Ma fa bene Argurio a gettare acqua sul fuoco senza assecondare voli pindarici: il sogno costruito questa estate dopo l'amarezza della retrocessione e lo stallo societario, sta prendendo piede e ha bisogno di essere ancora alimentato. Ma con la capolista Paganese sarà sfida d'alta quota. Per intenditori.