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Obiettivo Serie B: Maceratese, la sorpresa dell'anno. Non casuale

Obiettivo Serie B: Maceratese, la sorpresa dell'anno. Non casualeTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano/TuttoLegaPro.com
giovedì 12 maggio 2016, 14:272016
di Ivan Cardia

Metti una squadra marchigiana, una presidentessa decisa a credere in un sogno, una dirigenza che fa alla grande il suo lavoro pur cambiando i propri interpreti, un gruppo che si compatta e un allenatore emergente: questi gli ingredienti del campionato della Maceratese. Parlare di miracolo può anche non essere opportuno, perché un terzo posto non si conquista per caso: sta di fatto che, da neopromossa e a oltre 70 anni dall'ultima partecipazione dal campionato di Serie B, la Maceratese sogna in grande.

L'allenatore: bomber di categoria sui campi da calcio, futuro da grande allenatore in panchina. Perché i numeri di Cristian Bucchi parlano per lui: al netto della parentesi iniziale alla guida del Pescara in Serie A (media di 0,09 punti a partita, ma gli abruzzesi erano già lontani dalla salvezza), la sua carriera è andata in crescendo. Col Gubbio nel 2013 non andò benissimo, visto l'esonero arrivato a gennaio dopo il pesante 5-0 nel derby col Perugia; con la Torres, subentrato a Vincenzo Cosco, ottenne una salvezza poi purtroppo rivelatasi inutile. A Macerata sta firmando il suo capolavoro: partita contro tutti i pronostici, la squadra marchigiana da neopromossa può sognare il ritorno in B a oltre 70 anni dall'ultima e unica volta. Mentre per l'allenatore romano la cadetteria potrebbe arrivare comunque: c'è un altro anno di contratto con la Rata, ma c'è soprattutto il Perugia alla finestra.

La stella: difficile scegliere, in una squadra che ha fatto del collettivo la propria arma in più. Menzione d'onore per Togni a centrocampo, Kouko e Fioretti in attacco, ma la palma va a Cristian Buonaiuto. Lo premiano i numeri: il 10 sulla maglia, scelto per i playoff, ma anche gol e assist. Dieci i primi, cinque i seondi, come per il Pisa anche per la Maceratese la corsa al terzo posto è passata dalle prestazioni dell'esterno, di proprietà del Pescara ma in prestito a Macerata. E anche per lui l'impressione è che l'anno prossimo sarà Serie B a prescindere dal risultato dei playoff.

La formazione: marchio di fabbrica più netto rispetto al Pisa, se possibile Bucchi ha cercato di attenersi al 4-4-2, con occasionali concessioni al rombo. Titolare inamovibile fra i pali, Francesco Forte; a sua protezione c'è sempre stato Vasco Faisca, capitano portoghese col 14 di Cruijff sulle spalle, affiancato da uno fra Altobelli e Fissore. Titolarissimo sulla fascia destra Raffaele Imparato, a sinistra c'è Emanuele D'Anna. Costanza nelle scelte anche sulle fasce di centrocampo: a destra opera il già menzionato Buonaiuto, mentre a sinistra viene solitamente avanzato Karkalis, che pure nasce terzino. La cerniera centrale del reparto nevralgico vede Foglia abbastanza certo del posto, con Eugenio Togni, arrivato a gennaio, che pare aver superato Carotti nelle gerarchie di Bucchi. Coppia fissa in attacco: Kouko-Fioretti. Formazione tipo (4-4-2): Forte; Imparato, Faisca, Altobelli, D'Anna; Buonaiuto, Foglia, Togni, Karkalis; Fioretti, Kouko.