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Paganese, Grassadonia: "Alcuni errori di concetto ma pari positivo"

Paganese, Grassadonia: "Alcuni errori di concetto ma pari positivo"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Scialla
lunedì 6 marzo 2017, 12:052017
di Stefano Sica

E' arrivato solo un punticino per la Paganese nella gara interna col Cosenza (a Baclet ha risposto De Santis già nel primo tempo) disputata ieri pomeriggio. Un pari che in ogni caso il tecnico Gianluca Grassadonia (allontanato dal campo nel corso della prima frazione di gioco) non giudica negativamente, vedendo il bicchiere mezzo pieno.

L'ANALISI - "Avevo immaginato un'altra partita. Sono arrabbiato ma, nello stesso tempo, faccio i complimenti ai ragazzi perché il Cosenza è una signora squadra, difficile da affrontare. Sono passati in vantaggio e non era facile rimontare. Invece siamo rimasti in partita. Abbiamo sbagliato abbastanza ma, come dico sempre, siamo una squadra che lavora insieme da poco. Dovevamo impostare la partita nella zona centrale del campo, dove abbiamo dei giovani bravi che, tuttavia, devono crescere e leggere meglio alcune situazioni. Ci prendiamo questo punto che è comunque importante. Il Cosenza è stato fortemente rinforzato a gennaio. E' una squadra micidiale nelle ripartenze, ha qualità davanti e dietro è solida, esperta e fisica. Dietro hanno vinto tutte ed era importante muovere la classifica. Certo, lo stimolo di portare a casa i tre punti c'era: l'occasione era ghiotta e, se avessimo vinto, avremmo dato una spallata forte a chi ci era alle spalle e ci saremmo inseriti nella zona d'elite".

SU HERRERA E FIRENZE - "Eric ha fatto una gran partita. Sono contento per lui perché, nonostante non stia giocando con continuità, si allena sempre al massimo e cresce di settimana in settimana. Semmai qualcun altro non era in giornata. Firenze, che è un giocatore dalle grandissime prospettive e può diventare devastante, deve imparare di più a stare in campo ed a rispettare certi tempi. Comunque ha tutto per diventare un giocatore importante. Ha dato la sua disponibilità in un ruolo che non aveva mai interpretato".

DAL 4-3-3 AL 3-4-3 DELLA RIPRESA - "A livello fisico abbiamo corso tanto, il campo era pesante e ci siamo un po' allungati nel secondo tempo. Quando ho capito che eravamo stanchi e potevamo rischiare, ho preferito salvaguardare il punto optando per una scelta tattica diversa. Eravamo macchinosi e lenti nel giropalla e, ripeto, a centrocampo dovevamo fare cose diverse. Bisognava dare maggiori rifornimenti ad Herrera ed a Tascone come avevamo provato in settimana. Questo perché siamo stati poco veloci nella cerniera difensiva, play incluso. Si sbagliava a volte il tempo di giocata dando a loro la possibilità di rimettersi subito a posto, ma questo fa parte di quel processo di crescita su cui lavoreremo ancora".

CONDIZIONE FISICA - "Riguarda soprattutto i nuovi. Parlavo di questo col mio staff e, già nel primo tempo, Tascone, Bollino e Carillo erano un po' pesanti".

SULL'IMMINENTE RIENTRO DI REGINALDO - "Per 15 giorni ha corso dalla mattina alla sera senza fermarsi mai. Ma non ha mai partecipato agli allenamenti con la squadra. Ma, correndo, magari uno ragiona di più ritrovandosi solo con se stesso. Ha fatto un errore grave che abbiam pagato perché lui per noi è importante. Ma Firenze nel suo ruolo ha cercato di dare tanto e sono contento di questo".