Paganese, Grassadonia: "Orgoglioso dei miei ragazzi e del club"
Un punto che per la Paganese significa salvezza matematica e partecipazione ad un campionato di Lega Pro per l'undicesimo anno consecutivo. Festeggiano gli azzurrostellati, piange il Catania che, a questo punto, difficilmente eviterà la lotteria dei play-out. E per Gianluca Grassadonia, tecnico dei campani, è il momento dei ringraziamenti. "Il giorno prima della partita è stata per noi come una notte prima degli esami - le sue parole -. La squadra era in tilt ed avrei voluta prenderla di petto. E' stata una settimana intensa, tuttavia ho detto ai ragazzi che questo era un campionato che andava difeso coi denti, facendo loro presente la grandezza della nostra società. Le squadre si costruiscono innanzitutto sulla mentalità e sulla ferocia agonistica ed i miei ragazzi sono stati superiori a tante avversarie costate di più. Ci siamo giocati ogni partita con la consapevolezza di fare bene. Tutti hanno stretto i denti, anche chi ha giocato di meno e si è fatto trovare pronto. Giusto che si godano questa salvezza. Noi abbiamo fatto il nostro dovere fino in fondo. Anzi, onoreremo anche la partita di Caserta.
Il match col Catania, con le tensioni che si trascinava, poteva tirare un brutto scherzo ad una squadra molto giovane, basta poi vedere la distinta degli etnei. Invece tatticamente siamo stati perfetti e la partita l'abbiamo fatta sempre noi, pur non capitalizzando. Il Catania non ha mai calciato in porta, a parte il palo di Plasmati. A tutti va fatto un plauso. Non ho quasi mai puntato sul 3-5-2 perché questo significava snaturare Caccavallo, che magari non avrebbe fatto tutti questi gol. Magri ha fatto la migliore partita da quando è a Pagani, proprio a livello di personalità. Ma lo stesso Penna si è calato bene nella parte quando è entrato. Della Corte si è conquistato il posto allenamento dopo allenamento. E' questa la competitività che voglio per la Paganese del futuro". Poi una dedica finale. "A mio fratello", e via, visibilmente commosso.