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Paganese, Grassadonia: "Siracusa rinunciatario ma noi poco cattivi"

Paganese, Grassadonia: "Siracusa rinunciatario ma noi poco cattivi"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Scialla
martedì 6 dicembre 2016, 23:332016
di Stefano Sica

Mastica amaro Gianluca Grassadonia, tecnico della Paganese, dopo il pari interno col Siracusa (1-1). Un risultato maturato ancora una volta in extremis dopo il vantaggio griffato Reginaldo. E, stavolta, l'analisi del trainer azzurrostellato affonda nell'incapacità della sua squadra, un po' per stanchezza un po' per mancanza di personalità, nel cercare il colpo del ko.

PUNTO AMARPO - "E' un pareggio beffardo visto che avevamo avuto l'abnegazione e la pazienza di sbloccare il risultato contro una squadra che difendeva ad oltranza. Poche volte ho visto un avversario arroccato, basso e per nulla propenso a giocare. Non era facile scardinarli. Ma non si può prendere gol su un traversone buttato in area e una carambola. C'è amarezza ma anche la consapevolezza che la partita è stata fatta. La mia squadra a volte ha sbagliato, forzando certe situazioni di gioco. Noi abbiamo prodotto una trentina di traversoni e non siamo stati mai fortunati o meritevoli di metterla dentro, mentre loro il gol l'hanno trovato. A volte siamo stati precipitosi, altre volte dovevamo allargare maggiormente le maglie ma, credetemi, non è mai facile giocare con 20 giocatori su 40 metri. Ci è mancato l'ultimo passaggio e abbiamo fallito qualche cross di troppo. Ma, ripeto, una volta passati in vantaggio, dovevamo avere la tranquillità giusta per trovare altri varchi che, inevitabilmente, si sono aperti visto che loro hanno provato a pareggiarla. Lì dovevamo trovare il secondo gol e non siamo stati bravi in questo. Siamo stati vittime di tensione e braccino corto, e siamo calati anche un po' fisicamente. Reginaldo, Cicerelli e Della Corte non ne avevano più, ma abbiamo cercato di gestire al meglio questo mini turnover. Sotto il piano dell'impegno e dell'intelligenza nel non voler rischiare, siamo stati bravi. Loro avevano fisicità e potevano sfruttare le palle inattive visto che le gettavano sui 30-40 metri provando ad accorciare sulla seconda palla. Ma il Siracusa due passaggi di fila non li ha mai fatti. Di positivo c'è che allunghiamo la classifica anche se si tratta di due punti persi".

ATTEGGIAMENTO RINUNCIATARIO DEL SIRACUSA - "C'è rammarico, ma a calcio bisogna giocare in due. Noi ci abbiamo provato, loro no. Anche nel primo tempo, loro hanno trovato una traversa solo su palla inattiva. Si sono persi non so quanti minuti ad ogni rimessa dal fondo di Santurro. All'arbitro ho detto che era un atteggiamento sistematico, invitandolo almeno ad un richiamo. Tutto inutile. Invece hanno fatto quello che volevano per tutta la partita. Si sarà perso un minuto e mezzo ciascuno per le 35 rimesse dal fondo che avranno battuto".

SU DELI E IUNCO - "Deli sta attraversando un periodo non facile ma, ancor di più, queste non sono partite facili per i giocatori offensivi. Non si trova un buco, uno spazio. E non si riesce mai a trovare la giocata. Loro si difendevano in maniera ossessiva. A Iunco manca la condizione e stiamo cercando di fargliela trovare. Avevo anche intenzione di gettarlo nella mischia dall'inizio, poi mi sono reso conto che sarebbe stato un azzardo. Sull'1-0, dovevamo essere bravi a cercarlo di più, visto che Reginaldo era stanco e lo stavo cambiando prima del pari".

GOL INCASSATO - "Tutti potevamo fare qualcosa in più, Chiriac compreso. Dovevamo sicuramente chiudere sul cross e invece ci siamo imbottigliati con due giocatori. Ci calciassero in porta con una bella azione, tanto di cappello. Ma oggi la palla più vicina era a 35 metri. Ribadisco: dovevamo avere la personalità per chiuderla, invece ci siamo abbassati ed eravamo anche stanchi".