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Paganese, Grassadonia: "Tre punti d'oro ma bisogna ancora crescere"

Paganese, Grassadonia: "Tre punti d'oro ma bisogna ancora crescere"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Scialla
lunedì 10 ottobre 2016, 01:202016
di Stefano Sica

La Paganese abbatte il "tabù" Torre e batte il Melfi con un rotondo 3-0 dopo un primo tempo tutto in discesa grazie ai sigilli di Reginaldo ed Alcibiade. Più di gestione la ripresa, quando è venuto fuori il Melfi che, oltre a chiamare Marruocco a qualche intervento salvifico, ha colpito anche due legni. Anche per questo, a fine gara, la soddisfazione del tecnico azzurrostellato, Gianluca Grassadonia, è contenuta.

PRIMA VITTORIA AL "TORRE" - "Era una partita difficile che temevo. Non ci sono gare scontate e sappiamo che, per essere competitivi, dobbiamo giocare al calcio. Quando l'abbiamo fatto, siamo stati pericolosi. Ma altre volte dovevamo fare cose diverse. La palla deve scottare di meno e bisogna riportare in partita tutto ciò che proviamo durante la settimana. Mi è piaciuta di più la Paganese di mercoledì, ma sapevamo che il Melfi è squadra aggressiva e che sa trovare la profondità coi suoi attaccanti. La vittoria, comunque, è ampiamente meritata. Il primo gol viene proprio da un movimento che abbiamo provato più volte in allenamento vedendo il Melfi come si difendeva. Però non l'abbiamo fatto sempre e nel primo tempo si è sbagliato qualcosa di troppo non giocando di più la palla, per cui sono moderatamente soddisfatto. I tre punti sono oro per noi, ma dobbiamo lavorare ancora tanto".

RIPRESA IN AFFANNO - "Dietro eravamo un po' appesantiti. Mercoledì Dicuonzo è uscito per un problema agli adduttori, Alcibiade e Silvestri stanno giocando sempre e Camilleri non è ancora in perfette condizioni tanto che ha chiesto il cambio. Maiorano e Tagliavacche ad un certo punto non ne avevano più mentre Cicerelli, Deli e Reginaldo stanno giocando con grande continuità. Volevo optare per altri cambi ma ho dovuto fare sostituzioni forzate. Mi sarebbe piaciuto dare spazio a Caruso perché se lo sarebbe meritato. Siamo andati in difficoltà fisica e non a caso ho provato, in questa settimana in cui abbiamo giocato tre gare, ad alternare quanti più calciatori possibili. Mansi e Picone hanno avuto spazio e mi sarebbe piaciuto dare una possibilità anche a Parlati. Ma ci sarà spazio per tutti, l'importante sarà crescere in fretta".

L'ESPULSIONE DI LONGO - "Ci sono tanti giocatori alla prima esperienza. Penso non solo a lui, ma anche a Tagliavacche, Parlati, Caruso o lo stesso Zerbo. A volte pecchiamo di inesperienza e di poca personalità ed autostima. Se vogliamo diventare protagonisti, questo processo di crescita va accelerato mettendoci lavoro ed attenzione. Tuttavia questa è una squadra che mi dà grande disponibilità e che cerca di proporre in campo ciò che prova in settimana. La strada, comunque, è ancora molto lunga".