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Paganese, Sottil: "Gara poco brillante. Noi sempre timidi e timorosi"

Paganese, Sottil: "Gara poco brillante. Noi sempre timidi e timorosi"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
lunedì 2 marzo 2015, 07:352015
di Stefano Sica

"Avevamo preparato la partita in un altro modo e non siamo stati brillanti. Poi le condizioni del campo non hanno di certo aiutato il nostro palleggio. Ma queste sono partite delicate nelle quali bisogna stare anche attenti anche a non perdere". E' insoddisfatto Andrea Sottil, tecnico della Paganese, dopo il pari interno a reti bianche col Cosenza. Una prestazione abbastanza opaca da parte azzurrostellata a cui segue l'ennesima occasione sciupata per allontanarsi dalla zona calda della classifica. "Abbiamo affrontato una squadra molto arroccata dietro e brava a ripartire, con giocatori molto veloci come Cesca - la sua analisi -. La gara abbiamo cercato di farla, ma è chiaro che un contropiede può esserti fatale, da qui la paura inconscia di poter perdere. Noi però abbiamo provato a fare tutto quello che era nelle nostre possibilità, anche cambiando qualcosa tatticamente, ma ha funzionato poco. Tuttavia anche con un Cosenza molto chiuso qualche occasione l'abbiamo avuta, ma avremmo dovuto fare molto di più. Con la Juve Stabia si era fatto bene, per questo col Cosenza mi sarei aspettato certamente di più. Queste sono partite molto equilibrate e bloccate che, se le sblocchi, cambiano volto. Nel secondo tempo ho cambiato qualcosa mettendo Baccolo a protezione della difesa perché andavamo sistematicamente in difficoltà sull'unica giocata che proponeva il Cosenza, cioè con la palla lunga su Cesca che era molto bravo a proteggerla e a far salire la squadra.

E spesso si perdevano i duelli individuali. Abbiamo faticato anche sulle corsie esterne, dove per esempio Russini soccombeva nei duelli contro l'avversario. Tuttavia è un pareggio giusto perché non abbiamo subìto granché, in questo senso la linea difensiva ha fatto bene. L'arrabbiatura deriva dal fatto che dobbiamo definire la nostra identità: con la Juve Stabia si era giocato molto meglio, col Cosenza è subentrata un po' di paura. E anche una certa timidezza nel gestire la palla e nel proporsi in avanti. Io predico tutti i giorni che questo non deve mai capitare. Noi specialmente in casa dobbiamo essere più propositivi cercando di muovere più velocemente il pallone, come del resto avevamo preparato in settimana. Invece abbiamo perso tantissimi duelli individuali. Insomma, dal punto di vista del gioco un piccolo passo indietro c'è stato. Non siamo stati in gran giornata, abbiamo creato poco e di solito creiamo molto di più. Anche Aurelio si è allungato poco tra le linee".