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Pontedera, Indiani: "Le 150 panchine qui sono un traguardo straordinario"

Pontedera, Indiani: "Le 150 panchine qui sono un traguardo straordinario"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano/TuttoLegaPro.com
sabato 19 novembre 2016, 13:082016
di Tommaso Maschio
fonte TuttoLegaPro.com

Quando il suo Pontedera è tornato alla vittoria, dopo un lungo digiuno, lui, mister Paolo Indiani, ha festeggiato le 150 gare sulla panchina granata, dove siede ormai da quattro anni e mezzo. Una gara che può segnare un nuovo corso, quell'inversione di rotta tanto attesa nell'ambiente toscano: a offrire il suo punto di vista in merito a ciò, ai microfoni di TuttoLegaPro.com, è proprio il tecnico. 

Uno straordinario traguardo quello delle 150 panchine con una squadra, quasi più unico che raro nel calcio moderno. Che bilancio traccia della sua esperienza a Pontedera?

"Un traguardo che dire straordinario è poco, sono veramente rari i casi dove si vedono questi percorsi di medio-lungo termine. E devo dire che quelli trascorsi a Pontedera sono stati 4 anni stupendi, dove ho allenato persone fantastiche, sempre incoraggiate da un bel pubblico e supportate da una società straordinaria e seria, che non ha mai fatto mancare niente. Questo quindi anno è iniziato un pò meno bene, ma è nell'ordine delle cose".

Una società che fra l'altro ha sempre riposto massima fiducia in lei, anche quando una certa parte di vox populi chiedeva il suo esonero dopo l'avvio appunto non brillante di questa stagione.

"Anche questo è un caso più unico che raro. Ho sempre sentito la fiducia dell'ambiente nei miei confronti e di questo li ringrazio".

Accennava anche al momento che sta vivendo la squadra: era effettivamente preventivabile che un anno le cose non andassero come sperato?

"Assolutamente si, sono momenti che nel calcio possono capitare. Per quattro anni tutti è andato bene, forse anche oltre ogni previsione iniziale, poi un avvio in flessione ci sta, come dicevo rientra nell'ordine delle cose".

Però non tutto è da buttare, perchè spesso le prestazioni del Pontedera non sono state da buttare, probabilmente ha inciso di più il lato mentale. Le due recenti vittorie, quella contro la Feralpisalò in Coppa e contro il Prato in campionato, pensa abbiano dato nuova linfa alla squadra?

"Sul discorso delle prestazioni mi trovo pienamente d'accordo, chi ha seguito il cammino del Pontedera in questa prima parte di campionato avrà sicuramente visto che avremmo meritato qualche punto in più, almeno, o come minimo, gli stessi che ha il Tuttocuoio. Le due vittorie sono state sicuramente importanti, ma domenica prossima ci sarà l'esame di maturità, quello che dirà che possono essere l'inizio di un nuovo corso".

Esame non facile: l'Arezzo è probabilmente una delle squadre più ostiche da affrontare.

"Sarà un esame molto duro, una gara ostica dove dovremmo dare il massimo: l'Arezzo è tra le squadre più forti del girone, hanno un ottimo organico fatto di gente esperta, molto più di noi. Spero non si sentirà la mancanza di capitan Vettori, a Prato abbiamo sopperito bene, e quel che è certo è che dovremmo dare il massimo per affrontare gli amaranto".