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Pres. e Au Aversa: "Retrocessione amara, ora momento di riflessione"

Pres. e Au Aversa: "Retrocessione amara, ora momento di riflessione"TUTTO mercato WEB
© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com
sabato 30 maggio 2015, 22:102015
di Stefano Sica

Momento amaro per Giovanni Spezzaferri ed Alfonso Cecere, rispettivamente presidente ed amministratore delegato dell'Aversa Normanna. La terza retrocessione consecutiva in serie D, sul campo, brucia nell'ambiente granata e ora lascia tanti interrogativi per quanto riguarda il futuro del club. "Questa sfida con l'Ischia dobbiamo valutarla nei 180 minuti - l'esordio di Spezzaferri -. E' chiaro che l'andata avremmo potuto gestirla in maniera diversa. Sono stati commessi degli errori e la sfortuna ha fatto la sua parte. Ci sono stati ben tre infortuni da parte del portiere. Poi avevamo tanti calciatori infortunati ma dal punto di vista tecnico non eravamo inferiori all'Ischia. Però dobbiamo accettare questa retrocessione e ora faremo le nostre valutazioni. Io comunque non posso rammaricarmi visto il lavoro fatto da questo gruppo di calciatori e dal mister. Si è fatto un grande girone di ritorno nonostante tutti i problemi che abbiamo avuto, significa che così doveva andare e forse devo essere un po' fatalista. Il rammarico semmai c'è perché, fossimo partiti in maniera diversa ad inizio stagione, ora staremmo programmando qualcosa di diverso. Avevamo fatto una scelta su una direzione tecnica che purtroppo non si è rivelata giusta. Nel calcio gli errori si commettono e si ascoltano dei consigli che, in buona fede, in quel momento ritieni giusti. Però le scelte che poi abbiamo fatto sono state quelle appropriate. Con Marra, Costagliola e i nuovi calciatori, siamo andati nella direzione giusta. Sono sette anni che facciamo calcio professionistico cercando di mantenerlo qui in città. Ci siamo presi tante soddisfazioni con momenti belli che non posso dimenticare. Ringrazio chi ci ha sempre seguiti stando vicino alla squadra tanto nei momenti positivi quanto in quelli negativi. Peccato non essere stati capaci di coinvolgere questa città nella maniera adeguata, è una colpa che mi attribuisco. Evidentemente è stata una nostra responsabilità avendo commesso degli errori negli ultimi anni e non riuscendo, come dicono tanti, a disputare campionati competitivi. Prendo atto di questa critica. Negli ultimi anni però abbiamo lavorato per far crescere questa società ed oggi abbiamo un settore giovanile importante. Ora la Berretti affronterà il Catanzaro prima delle eventuali semifinali. Questi ragazzi sono sotto osservazione di tante società importanti di serie A e di B. E' un lavoro che portiamo avanti da anni. Almeno il vivaio sta ripagando i nostri sforzi. Tornando alla prima squadra, devo ringraziare questo gruppo per avermi dato, già durante il ritiro, la disponibilità a restare anche in caso di retrocessione. Questo è stato un attestato di stima per la società. Una motivo di grande orgoglio considerando che molti di questi calciatori hanno fatto categorie superiori. Credo poco che lo scandalo calcioscommesse possa muovere qualcosa. A volte mi domando perché ci ho messo tanta passione in questo mondo.

Quando vedi che alla Fifa, dopo tutto quello che è successo, viene rieletto Blatter, o che tante nostre battaglie in Lega Pro non hanno sortito effetti, cadono le braccia. Macalli si è piantato sulla sedia dicendo che da lì non si muove. La giustizia avrà tempi lunghi e magari alcune società coinvolte avranno qualche santo in Paradiso. Noi, come piazza, non abbiamo mai dato all'esterno la sensazione di essere davvero forti. Come città e come pubblico. E certe cose le paghiamo anche per questo. Il futuro della società? Ora faremo degli incontri per cercare di mettere questo club in sicurezza. Poi faremo delle valutazioni con chi avrà interesse a partecipare, collaborare o rilevare. Con un ampliamento della compagine societaria, si può fare un progetto vincente. Ma se dipendesse solo da me, continuerei con un'idea di crescita e valorizzazione del settore giovanile".
Parola poi a Cecere: "Oggi di più non potevamo fare. Siamo andati sul 3-1 in inferiorità numerica ed iniziavo a crederci. Quando poi si retrocede così fa ancora più male. Mi dispiace solo che l'arbitro abbia consentito un certo tipo di atteggiamento, visto che si è giocato pochissimo. Ma non voglio incolparlo nella maniera più assoluta. Siamo retrocessi e la colpa è solo nostra. Per quanto riguarda il futuro, bisogna intanto dire che il nostro percorso in questi anni è stato positivo, tra gioie e dolori. Poi bisogna aggiungere che sono state fatte delle valutazioni che esterneremo più avanti. Oggi non sarebbe il caso di approfondirle. Abbiamo dato il massimo come società, forse solo su questo non concordo leggermente col Presidente. Ricordo che abbiamo giocato senza uno sponsor sulle magliette, pochi amici ci hanno dato una mano. Abbiamo fatto sacrifici immani in uno stato di scarsa partecipazione della città. E oggi abbiamo giocato per l'ennesima volta fuori casa. E' un dato di fatto, non una scusa. Se una città vuole fare calcio, e rivendica una potestà sulla propria squadra, dovrebbe rispondere in altra maniera. E poi quest'anno abbiamo assistito ad un fatto deplorevole: non è possibile che una squadra come la Reggina, dopo essere stata penalizzata giustamente per non aver rispettato certi obblighi perché parlare di incentivo all'esodo è un modo per non rispettarli, riprenda, pochi giorni prima di un play-out, giusto i punti che le servono per fare lo spareggio. E retrocede il Savoia che aveva meritato sul campo di non andare giù, oltre al fatto che il Messina magari aveva preparato una partita per affrontare gli oplontini. Oggi la Reggina si è salvata e questo è scandaloso. Chi gestisce oggi la Lega Pro sta facendo ridere il mondo intero".