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Seconda Divisione/B, il punto sulla 32ma giornata

Seconda Divisione/B, il punto sulla 32ma giornataTUTTO mercato WEB
© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com
mercoledì 16 aprile 2014, 07:002014
di Stefano Sica
Nella foto Dermaku: il suo gol contro l'Ischia ha regalato al Melfi il passaggio nella Lega Pro unica

La gioia e il dolore. Festeggiano Ischia, Melfi e Messina al termine della 32ma giornata del campionato di Seconda Divisione/B. Piangono Gavorrano e Poggibonsi. Toscana infelix, quindi. E, con i minerari già virtualmente retrocessi da parecchie settimane prima che fosse la matematica a sancirlo, risulta particolarmente doloroso l'addio ai professionisti dei Leoni. Il Poggibonsi, sconfitto dalla Vigor Lamezia in casa, non aveva fatto male nel girone d'andata. Navigando a cavallo tra la zona promozione e quella spareggi. Poi sette sconfitte e quattro pareggi nelle ultime 11 gare hanno condotto inevitabilmente i giallorossi in serie D. L'ultima vittoria è datata infatti 26 gennaio, 1-0 al Sorrento. Neanche l'arrivo in panchina di Graziani al posto di Tosi, ha apportato benefici al club di patron Pianigiani. Eppure un tracollo così era inimmaginabile. Vero che a gennaio si era perso Manuel Pera, ma erano arrivati anche elementi di categoria come Ferretti o Mezgour a dare man forte a Ferri Marini. E poi i lunghi rinnovi contrattuali a due dei giovani più promettenti del panorama giallorosso, De Vitis e Baldassin. Tutto questo in una stagione già difficoltosa per il venir meno degli introiti da sponsorizzazioni del Monte dei Paschi, che tanto erano stati utili negli anni passati. Pianigiani resta o va via? Chissà. Ma conoscendo la sua passione, è probabile che quello di domenica sia stato solo un legittimo sfogo. La Vigor, quindi, ha vinto senza particolari sforzi. Mancano quattro punti per la matematica promozione nella Lega Pro unica (Castel Rigone in casa e Melfi fuori): il traguardo è vicino. Come detto, è stata una giornata storica per Melfi, Ischia e Messina, delle cui gesta abbiamo già raccontato. Se la gara del Valerio ha fatto felici entrambe le contendenti, al San Filippo è stato un pomeriggio da dimenticare per il Sorrento. Inguardabili i rossoneri, i quali hanno fatto un deciso passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Al Messina serviva un punto e, dopo il vantaggio di Costa Ferreira, è bastato gestire agevolmente il match per mettere in cassaforte addirittura l'intera posta in palio ed assestarsi al quarto posto. Insomma, i costieri avrebbero potuto approfittare di un avversario che stava palesemente abbassando la guardia. Ma non ci sono riusciti. Nulla è compromesso, ovvio. La promozione diretta pareva abbastanza ardua già prima della sfida in Sicilia, ma le chance di spareggio sono inalterate (con 39 punti, insieme al duo Chieti-Martina, il Sorrento insegue la coppia Tuttocuoio-Aprilia). Alla ripresa del campionato arriverà al campo Italia il Melfi, forse sazio per questa impresa che ha portato i gialloverdi per la prima volta nella loro storia nella massima categoria della ex serie C. Poi si andrà a fare visita al Castel Rigone. Squadra, questa, che oramai ha mollato la presa (ed è terz'ultima). La sconfitta casalinga col Teramo, la quinta consecutiva, lo ha testimoniato. Cinque punti da recuperare sulla dodicesima sono tantissimi.

Sperano invece Aversa Normanna e Arzanese (entrambe a quota 37 e a due lunghezze dalla zona verde). Anche se con stati d'animo totalmente contrapposti. Perché, mentre i biancazzurri mettono sotto il Foggia conseguendo il settimo successo in questo girone di ritorno (peraltro con sole due sconfitte), i normanni cadono con la Casertana in extremis al termine di una gara beffarda. I numeri sono impietosi per i granata: la vittoria è un lontano ricordo (1-0 a Sorrento il 2 febbraio, e solo due successi dopo il giro di boa), mentre i tre punti in casa mancano addirittura dal girone di andata (3-1 al Foggia il 15 dicembre). Per Provenza è stata peraltro la prima sconfitta della propria gestione dopo ben 5 pari. Ci vorrebbe uno psicologo per interpretare il secondo tempo del derby con i Falchetti. Squadra troppo timorosa, frenata dalla paura di vincere e aperta colpevolmente alle iniziative rossoblù. E' successo così che un vantaggio, ampiamente meritato alla fine del primo tempo, è stato dilapidato in appena 8 minuti. Il calendario presenta comunque Foggia in trasferta e Gavorrano in casa. Sarà dura ma nulla è perduto. Stesso discorso per l'Arzanese che si recherà a Ischia e potrà disputare in casa lo scontro diretto con l'Aprilia. Proprio i laziali, meritatamente vincitori a Cosenza, hanno un calendario meno agevole delle altre. Perché dovranno ricevere il Tuttocuoio (entrambe, a quota 40, aprono la griglia degli spareggi) prima di recarsi in Campania. A proposito di Cosenza: per i rossoblù quella con l'Aprilia è stata la prima sconfitta casalinga del campionato. Uno stop che ha generato i fischi assordanti dei tifosi a fine gara. Forse ingenerosi. D'accordo, la squadra di Cappellacci è stata assai brutta e ora rischia di mettere a repentaglio il primo posto, condiviso adesso con Casertana e Teramo. Ma il campionato dei silani non va comunque dimenticato. Sette squadre per quattro posti, dunque. Anche perché la frenata casalinga del Tuttocuoio col Gavorrano ha rappresentato la sorpresa più grossa di giornata. Addio sogni di gloria, quindi. Si torna coi piedi per terra. Un plauso ai minerari, che stanno onorando questo finale di torneo dopo aver ridimensionato già il Chieti sette giorni prima. Pari e patta tra Chieti e Martina. Ma le due squadre hanno dato vita ad una gara tirata e molto equilibrata, nella quale non sono mancate le occasioni da ambo i lati. Nessuna si è risparmiata ma, anzi, ha tentato di agguantare i 3 punti senza speculare sul punticino. Il 27 aprile il match più gustoso del 33mo turno sarà Aprilia-Tuttocuoio. Un autentico spareggio che potrebbe favorire le velleità di Sorrento, Chieti e Martina che stanno sotto. Mentre la Vigor Lamezia, battendo il Castel Rigone tra le mura amiche, potrebbe già festeggiare la promozione nel caso questa sfida finisse pari. Si vedrà.