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TMW - Barilli: "Non vedo aspetti positivi nel documento di Gravina"

TMW - Barilli: "Non vedo aspetti positivi nel documento di Gravina"TUTTO mercato WEB
© foto di AZ Football/TuttoLegaPro.com
martedì 15 novembre 2016, 12:222016
di Tommaso Maschio
fonte dall'inviato Ivan Cardia

Dal palco prende la parola Alessandro Barilli, ex presidente della Reggiana, candidato alla presidenza della Lega Pro in concorrenza con Gabriele Gravina: "Io non sono qui per competere in un'assemblea con un esito scontato. Lo sappiamo tutti. Mi sono preso questa briga perché ero l'unico che potesse farlo tra gli ex consiglieri. Non voglio turbare gli animi, credo però che fosse necessario, perché nell'ultimo anno ho letto giudizi pesanti sia sul presidente Macalli che sugli altri consiglieri. Ha fatto l'errore di lasciare forse troppo tardi. Noi abbiamo fatto di tutto per far ragionare Mario su determinate cose. Non abbiamo avuto la pazienza di guidarlo, credo che lo meritasse dopo 20 anni, nel percorso di uscita. Ci sono stati 6/7 mesi di conflitto pesante. Non sono qui per alimentare polemiche, ho ritenuto opportuno trasmesso il comunicato stilato dal commissario Miele che è un giudice della Corte dei Conti e non un magazziniere della Coop.

Non ho ravvisato negatività o elementi illegali. Abbiamo chiuso un bilancio molto negativo, la colpa è di tutti e le responsabilità vanno divise. Non ho ravvisato nulla, trovo fuori luogo che un signore come Mario Macalli sia stato infangato per un anno per nulla. Questo è uno dei due motivi. Non ho più una squadra di calcio, ma sono un tifoso. Ho stilato un documento molto breve, ritengo che tra due aspetti sostanziali vi sia la sostenibilità dei progetti di ogni squadra. Se si vuole tornare a essere autonomi va rivisto il sistema del calcio giovanile, vanno rimodulate le regole sulla gestione dei giovani. Alla Reggiana ho avuto esperienze negative con giovani di assoluto talento, penso a Mastour, per cui abbiamo avuto 800 mila euro e un'amichevole di notte col Milan. Io credo che chiunque guiderà la lega dovrà cercare di capire il ruolo della Lega Pro, anche d'accordo col presidente federale chiunque egli sia. Penso che andrebbero coinvolti tutti per capire se dobbiamo essere 40 o 60. Se diventiamo un laboratorio per giovani calciatori sul territorio dovremmo essere 60. Altrimenti penso meno. Dipende da cosa vogliamo fare e cosa vogliamo essere.

Ho letto il documento programmatico del presidente della scorsa votazione. Penso che, al di là del clima di armonia, non vi siano aspetti positivi. Le seconde squadre, dico giustamente, non ci sono. Si parlava di rinominare il campionato e si chiama ancora Lega Pro, anche qui per fortuna. Si parlava di contribuzione molto superiore a quella attuale. Non mi sembra che la Lega abbia trovato uno sponsor. Un punto condivisibile era il contenimento dei costi, mi pare che vi siano diversi contratti in più. L'analisi deve essere coerente".