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TMW - Gravina: "Mi presento a testa alta. Vogliamo un domani diverso"

TMW - Gravina: "Mi presento a testa alta. Vogliamo un domani diverso"TUTTO mercato WEB
martedì 15 novembre 2016, 12:532016
di Tommaso Maschio
fonte dal nostro inviato Ivan Cardia

Il presidente Gabriele Gravina ha parlato dal palco dell'assemblea di Lega Pro presentandosi come candidato alla riconferma di ruolo di numero uno della terza serie del calcio professionistico italiano: "Mi presento con la testa alta e la consapevolezza di aver dato fondo a quanto nelle mie possibilità. Lo scenario da cui partiamo lo abbiamo visto, a Barilli forse è sfuggito qualche sponsor. Possiamo guardare con maggiore fiducia al futuro. Noi dobbiamo essere attori di un cambiamento, alla pari delle altre leghe, della Federcalcio e dell'AIA. Dobbiamo essere parte di un sistema che sia in grado di riconoscere il ruolo della Lega Pro. L'impegno maggiore deve essere rivolto a un maggior equilibrio nella distribuzione dei proventi, a partire da quelli della legge Melandri.

Dopo aver voltato pagina a dicembre abbiamo un altro momento in cui essere artefici del nostro futuro. I vecchi paradigmi cercano di ostacolare questo sviluppo. Ho letto la relazione del commissario Miele, non ne commento i contenuti. È interessante perché dimostra un approfondimento del magistrato che ha lavorato per cinque mesi e non per un anno. Alessandro (Barilli, ndr), ci sono dei numeri. E sono contento di avere questa possibilità. Nessuno ha parlato di disonestà, Macalli non è mai stato discusso sotto il profilo umano. Su quello politico, sì. Ha sbagliato, come avete sbagliato tutti voi. L'ignoranza è il collante di una campagna elettorale di bassa lega (vengono trasmesse diverse slide relative ai risultati economici della gestione Gravina, ndr). Il mondo è cambiato, in questa Lega non ci sono più certi atteggiamenti. Non possiamo riproporre il vecchio cliché dell'arroganza, non si possono minacciare ricorsi perché questo significa bloccare l'assemblea. A questi giochi di potere non ci pieghiamo. Vogliamo costruirci un domani diverso e non sentiamo nostalgia di vecchie logiche. Abbiamo rispetto della Lega Pro, che non è uno stazzo di pecore da guidare nella transumanza a seconda dei propri interessi personali".