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TMW RADIO - Campilongo: "Italia, è presto per vedere il lavoro di Ventura"

TMW RADIO - Campilongo: "Italia, è presto per vedere il lavoro di Ventura"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
martedì 6 settembre 2016, 18:482016
di Luca Esposito

Da Taranto a Caserta, passando dai trascorsi come calciatore all'esordio di Ventura sulla panchina della Nazionale italiana. Di questo è molto altro si è parlato nel corso dell'intervista rilasciata da Salvatore Campilongo, ex allenatore, tra le altre squadre, di Taranto e Casertana. Difatti l'allenatore partenopeo, intervistato da TMW Radio, ha parlato del campionato Lega Pro e del difficile momento della Casertana, soffermandosi naturalmente anche sul Taranto, squadra che ha allenato nella stagione 2015/16: "Capita molto spesso che le squadre ripescate, come appunto il Taranto, facciano delle buone partenze. Poi magari, nel corso della stagione, hanno qualche difficoltà perché le squadre sono state allestite giorno dopo giorno oppure arrivano giocatori a giorni alternati. All'inizio c'è un grandissimo entusiasmo, quindi si hanno anche dei grandi risultati e, soprattutto, va considerato anche il fatto che il Taranto ha allestito una buona squadra ma, sicuramente, troverà qualche difficoltà sul suo cammino".

Sulla piazza di Taranto, entusiasta del ritorno tra i professionisti : "Taranto è una piazza straordinaria, ha un bacino di utenza importante e, soprattutto, era da tanti anni che mancava da un campionato come la Lega Pro per cui c'è un entusiasmo incredibile, il quale si riversa naturalmente anche sulla squadra. Il Taranto ha affrontato due squadre forti come il Matera, con la quale ha pareggiato, e il Cosenza, con la quale ha vinto, e queste sono due squadre che rientrano tra le più forti del girone".

Sugli aspetti da migliorare affinché Taranto possa fare un salto di qualità: "Io penso che la tifoseria del Taranto debba migliorare sotto alcuni aspetti perché tantissime piazze esigenti, come Salerno ed Avellino, nel tempo sono maturate tantissimo. Quando le cose vanno male bisogna essere razionali, stare vicino alla squadra e certamente non prendere decisioni drastiche nei confronti di squadra ed allenatore. Non dimentichiamoci che l'anno scorso alcuni calciatori del Taranto, dopo la partita persa contro la Turris, vennero aggrediti, per cui se il Taranto maturerà sotto questo aspetto può ambire a militare per tanti anni nei professionisti".

Sulla possibilità di allenare il Torino dopo l'esperienza all'Empoli nel 2010: "Dopo l'anno sulla panchina dell'Empoli, nel 2010, c'è stato un contatto ed un inizio di trattativa, però poi non se ne fece più nulla in quanto scelsero Lerda come allenatore".

Sul momento di crisi della Casertana, sua ex squadra: "Io credo che, quando non c'è una programmazione e la società viene ceduta in situazioni particolari, in quanto non si era sicuri se questa società si potesse iscrivere a questo campionato, i risultati sono questi. Inoltre si sono persi tantissimi giocatori importanti perché, non dimentichiamolo, questa squadra aveva una rosa molto competitiva, con la Casertana che fino a gennaio aveva dieci punti in più del Benevento, che poi ha vinto il campionato. Fare una programmazione così riduttiva, resettare tutto e poi ripartire non è facile ed è normale che, quando ci sono queste situazioni, a pagare sono la piazza e la tifoseria. Vedere la Casertana in fondo alla classifica fa male in quanto una piazza come Caserta merita ben altro".

Sul possibile esonero di Andrea Tedesco, allenatore della Casertana: "Io credo che nella vita bisogna essere umili e avere il coraggio di dire no a certe situazioni in quanto Andrea (Tedesco, ndr) è una bravissimo ragazzo ed è uno che, quando ha ricoperto il ruolo di mio secondo, ha fatto molto bene il suo mestiere. Io penso che a Tedesco manchi un po' di esperienza perché guidare la Casertana, una società così importante e una piazza dove sono passati grandissimi allenatori, è difficile. Io dico sempre che l'allenatore deve fare prima la gavetta in quanto poi si riescono a fare grandissimi risultati, al contrario si hanno queste grandissime batoste".

Sul campionato di Lega Pro, arrivato alla 2° giornata: "La Lega Pro di quest'anno non è facile, è una sorta di "Serie B-2" perché avere piazze come Venezia, Parma, Catania, Lecce, Foggia, Casertana, Como, Cremonese e Mantova è un motivo di orgoglio in quanto hanno militato nella loro storia tra la Serie A e la Serie B. Ulteriore difficoltà di questo campionato è il fatto che a vincerlo è solo una mentre le altre rientreranno nei playoff a dieci squadre, per cui si prospetta un campionato molto duro".

Sul Venezia, sua ex squadra: "Ho un bellissimo ricordo di Venezia, squadra dove ho militato sotto la presidenza di Zamparini e dove ho avuto come allenatori personaggi come Alberto Zaccheroni, nella stagione 1992/93, e in seguito Giampiero Ventura, nella stagione 1993/94, sebbene quest'ultimo fosse in coppia con Pietro Maroso in quanto Ventura non aveva ancora il patentino di allenatore, per cui mister Maroso lo assisteva negli allenamenti".

Sull'esordio della Nazionale di Giampiero Ventura contro Israele: "Io credo che sia troppo presto per vedere il lavoro di mister Ventura in quanto l'Italia è ancora contagiata dal lavoro di Antonio Conte. Nonostante ciò, credo che siano molto simili tra loro perché ricordo molto bene che Antonio (Conte, ndr), quando facemmo il corso di allenatore insieme, ha sempre parlato benissimo di Ventura. Antonio Conte si è sempre ispirato a Giampiero Ventura ed è stato, come dire, il suo maestro e questo si vede anche nel suo lavoro, vedasi il fatto che Ventura giocasse sempre con il 4-2-4 e Antonio, nei primi anni di carriera, ha utilizzato sempre questo modulo molto offensivo, sia ad Arezzo che a Bari. Io ricordo il Pisa di mister Ventura, squadra straordinaria da veder giocare, e sono convinto che il lavoro di Ventura si vedrà perché lui è un allenatore a cui piace stare sul campo, allenare e insegnare".