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TMW RADIO - Ds Alessandria: "Cammino in Coppa leggendario. Playoff tosti"

TMW RADIO - Ds Alessandria: "Cammino in Coppa leggendario. Playoff tosti"TUTTO mercato WEB
Giuseppe Magalini
© foto di Image Sport
venerdì 6 maggio 2016, 17:512016
di Luca Esposito
Archivio Maracanã 2016
TMW Radio
Archivio Maracanã 2016
Giuseppe Magalini, ds Alessandria, ospite di Pomeriggio TMW con il giornalista di TuttoMercatoweb.com Luca Esposito e Vincenzo Marangio
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Con i suoi 57 punti l'Alessandria si è qualificata matematicamente ai play-off che dalla Lega Pro possono condurre in Serie B, avrà dunque ben poco significato per questo scopo l'ultima partita contro il Padova. Tuttavia nel corso della stagione si è parlato molto di "miracolo Alessandria", perché l'attenzione degli appassionati di calcio si è spostata sul suo cammino in Coppa Italia: la compagine allenata da Angelo Adamo Gregucci pur giocando in terza serie è arrivata alle Semifinali contro il Milan, dopo aver superato una squadra di D, una di Lega Pro, due di B e addirittura due di Serie A, una soddisfazione leggendaria per i grigi. Il ds dei piemontesi è Giuseppe Magalini, e nell'intervista rilasciata a TMW Radio ha commentato appunto il percorso nella Coppa nazionale.
"Sicuramente il cammino in Coppa stato qualcosa di improvviso, perché fondamentalmente non c'era una programmazione per quello che è stato il cammino della TIM Cup. Eravamo attrezzati per fare benissimo in campionato, poi è capitata questa favola a cui è corrisposta un'esplosione in città incredibile. C'è ancora un effetto importante in quanto le manifestazioni che ci sono in città sono importanti, è stato scritto un libro, è stato realizzato un dvd, è qualcosa che rimarrà nel calcio ad Alessandria, perché arrivare in TIM Cup con un percorso così impossibile come il nostro, con squadre che non hanno niente a che vedere con noi, è stata una gioia. La vera gioia è stata l'esplosione della città in toto, perché portare ventimila persone per gli stadi è straordinario, addirittura ventimila persone col Milan all'andata e quindicimila al ritorno si sono mosse da Alessandria per venire a vedere le due partite".

Pensa che l'Alessandria avrebbe potuto trovarsi molto più su in classifica rispetto al quarto posto che occupa? Crede che gli impegni di Coppa possano averla condizionata?
"Sì, ne sono convintissimo. La Coppa ci ha dato tanto da un certo punto di vista, ma ha tolto anche qualcosa dal punto di vista nervoso, mentale, e anche lavorativo, perché l'allenatore non è mai riuscito a lavorare con una certa costanza. Giocando spesso la domenica e il mercoledì, qualcosa abbiamo lasciato per strada, però credo ne sia valsa la pena per quello che è arrivato con la TIM Cup".

Nell'Alessandria ci sono molti esperti, come Loviso, Mezavilla, Morero, Bocalon e Sosa, solo per citarne alcuni, però ci sono anche il portiere Vannucchi, il mediano Branca, l'attaccante Marras che sono abbastanza giovani e hanno reso tanto. Pensa che in estate ci saranno tante richieste per tutti questi giocatori?
"Per la verità ci sono già delle situazioni da capire, più che richieste. Ci sono diversi addetti ai lavori che sono venuti regolarmente da noi a vedere le partite, proprio per prendere in esame questi giocatori, che hanno fatto già diversi campionati di Lega Pro, ma che sono ancora giovani. Il nostro obiettivo principale era quello di provare noi come Alessandria a salire di categoria, quindi il fatto di aver preso giocatori di questo tipo, che possono essere funzionali anche per un futuro, era proprio per quella finalità. Spero che questi giocatori rimangano da noi e soprattutto che calchino campi di categorie differenti".

La vostra squadra dovrà affrontare all'ultima giornata il Padova, ma è già certa dei play-off per provare a salire di categoria. C'è qualche avversaria che considera particolarmente impegnativa, tra quelle che si sono già qualificate?
"Le conosco bene tutte, perché le ho osservate più volte. Per me è più facile parlare delle sorprese, che sono Maceratese e Pordenone; le altre sono tutte compagini di livello, come il Lecce, come il Bassano, come il Pisa e come noi stessi, quindi mi sento di dire che gli spareggi saranno tosti e difficili".

Resterete lei e mister Gregucci per la prossima stagione?
"Credo proprio che l'Alessandria costituirà il nostro cammino anche nel futuro. C'è una situazione lavorativa omogenea, c'è sintonia con la proprietà. Per me non ci sono i presupposti per cambiare, quantomeno ciò che desideriamo entrambi è continuare con l'Alessandria, credo proprio che sarà così".