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TMW RADIO - Ds Carrarese: "Annata che rimarrà nella storia della città"

TMW RADIO - Ds Carrarese: "Annata che rimarrà nella storia della città"TUTTO mercato WEB
Sandro Federico
venerdì 29 aprile 2016, 18:192016
di Luca Esposito

In 32 partite giocate la Carrarese ha raccolto 12 vittorie, 12 pareggi e 8 sconfitte, segnando 43 gol e subendone 31, con un allenatore come Gianmarco Remondina che si è rivelato molto bravo a dare un'identità alla squadra, che è quinta in classifica nel girone B della Lega Pro sebbene la società sia andata incontro al fallimento e sia attualmente sotto esercizio provvisorio da parte della curatela fallimentare. I colleghi di TMW Radio hanno intervistato oggi pomeriggio il ds dei marmiferi, Sandro Federico, il quale ha fatto il punto della situazione riguardo alle novità di casa Carrarese.
"Ci sono già le date fissate per chi potrà essere interessato a rilevare il titolo sportivo, sono il 18, 19 e 20 maggio, c'è un prezzo base d'asta che andrà al ribasso del 25 per cento per ogni asta, quindi potrà essere una grande opportunità per qualche imprenditore e anche per la stessa Carrarese".

Direttore, non so quale sia il suo rapporto con i numeri nel calcio, ma occupate il quinto posto davanti al Siena e dopo l'Ancona. Sono risultati notevoli, considerata la situazione societaria che ha attraversato la Carrarese nel corso della stagione.
"I risultati importanti sono arrivati non per caso: è stato impostato un certo tipo di lavoro. Ero già stato a Carrara qualche anno fa, sono rientrato quest'anno, conoscendo già le difficoltà della piazza depressa da alcuni risultati anonimi degli anni precedenti. Siamo partiti velocemente, è stato fatto tutto in venti giorni, ma ogni scelta di ogni calciatore è stata sempre molto oculata, la rosa è molto giovane. Siamo ripartiti, ma a fine mercato abbiamo messo su una squadra che ero convinto che avrebbe dato ampie garanzie. I risultati non sono frutto del caso".

Tra i calciatori che meglio si sono illustrati c'è Dettori, che è già di grande esperienza, l'attaccante Gyasi che è di proprietà del Torino, l'esterno Cais, il giovane difensore Battistini e anche la mezzala Gnahoré che in gennaio è stato venduto al Napoli.
"Non dimenticherei nemmeno Saveriano Infantino, che era stato con noi fino a gennaio e aveva una media realizzativa praticamente di un gol a partita, una media che ha mantenuto anche al Matera: siamo stati costretti a cederlo per esigenza. Non dimenticherei neanche Berardocco e Sbraga, ma nemmeno altri giovani come Lagomarsini: avevano tutti grande voglia di rivalsa, perché venivano da annate deludenti e avevano voglia di rifarsi, e io andavo proprio alla ricerca di certi calciatori, perché in una piazza come Carrara avevo bisogno di giocatori che avessero questa mentalità e la grande umiltà".

Domenica ospiterete il Prato, in quella che sarà l'ultima gara casalinga della Carrarese Calcio 1908 con questo nome. Che significato avrà per voi questa gara?
"Secondo me questo è un anno che rimarrà nella storia della Carrarese, erano venticinque-trent'anni che la squadra non raggiungeva questo livello di classifica, e con un po' di tranquillità in più si poteva ambire a qualcosa di più importante. Anche i tifosi si sono affezionati, perché la squadra ha dato tantissimo, quindi è ovvio che ci sia un giusto saluto, ma sono convinto che poi non è la fine di una storia, ma può essere la fine di una stagione. Mi auguro per i tifosi che si possa aprire un capitolo nuovo, perché questa è una realtà che merita questo palcoscenico".

Che novità ci sono allo stato attuale rispetto a eventuali cordate interessate?
"Sono sicuro che ci sarà qualche novità: riprendere una società da un fallimento pilotato, così come è accaduto ad Ascoli Piceno, a Pescara e a Bari, vuol dire anche prendere una società azzerata di tutti i debiti fiscali: rimangono in essere solo i contratti federali, ci sono pochissimi che hanno un contratto anche per l'anno prossimo. Se aggiungiamo anche che questa società si porterà in pancia anche delle valorizzazioni fino a 270mila euro per il prossimo anno, si comprende che sarà una società pulita di qualsiasi debito, e questo fa ben sperare. Anche i progetti di Gravina fanno pensare a una Lega Pro molto interessante, ricca di grandi squadre, ma anche le piccole realtà possono vivere una stagione da protagonisti senza spendere troppo: tutto questo mi fa ben sperare che possa esserci qualche possibile acquirente voglioso di fare calcio".

C'è la possibilità che torni Gianluigi Buffon a fare calcio a Carrara?
"Questo non lo so. È stato un anno difficile, particolare, l'importante è che si trovi un gruppo disponibile a fare calcio come l'abbiamo fatto noi quest'anno, perché è stato fatto qualcosa di straordinario, con un progetto serio: questo è fondamentale".