Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TMW RADIO - Ds Lucchese: "Vogliamo una squadra viva e che diverta"

TMW RADIO - Ds Lucchese: "Vogliamo una squadra viva e che diverta"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Maggiani/TuttoLegaPro.com
sabato 18 giugno 2016, 10:352016
di Stefano Sica

Provare ad alzare l'asticella e vivere un campionato meno tribolato. E' difficile ma affascinante il compito di Antonio Obbedio, da alcune settimane al vertice dell'area tecnica della Lucchese. Per l'ex centrocampista foggiano, intervenuto ai microfoni di TMW Radio, si tratta di un ritorno dopo 16 anni, un motivo in più per dedicarsi totalmente alla causa come sta avvenendo in questi giorni di lavoro frenetico tra rinnovi e trattative finalizzate ad aumentare il tasso tecnico della rosa.

MERCATO - "Abbiamo rinnovato l'asse portante della squadra con le firme di Nolè, Fanucchi e Mingazzini. Erano le tre basi su cui volevamo ripartire, oltre a quelli di altri ragazzi che rientrano nel progetto tecnico. Adesso dovremo concentrarci sulle uscite: abbiamo qualcuno che vorremmo mandare a giocare in contesti più idonei a lui. Dal 1 luglio, poi, faremo qualche entrata".

QUESTIONE POZZEBON - "Il mercato dura due mesi. Col suo procuratore ci siamo sentiti: il ragazzo ha fatto bene ed ha qualche richiesta importante. Col modulo di gioco che adotta il mister, potremmo cambiare le caratteristiche dei nostri attaccanti. Tuttavia bisognerà valutare che tipo di richiesta avrà il ragazzo e se lo sapranno accontentare".

OBIETTIVI - "La prima responsabilità che ho è quella di rispettare il budget che mi è stato dato, che ritengo giusto per la categoria e consono alle aspettative e al blasone di questa società con più di 100 anni di storia. Ovviamente vorremmo migliorare la classifica di quest'anno, con una salvezza ottenuta alla penultima giornata, e regalare al club e ai tifosi un campionato con qualche soddisfazione in più. Proprio i tifosi mi chiedono una squadra viva e brillante, che li diverta e li faccia soffrire un po' di meno rispetto all'anno scorso".

RIFORME - "L'allargamento dei play-off fino al decimo posto è la natutale conseguenza del girone a 20 squadre. Non sarebbe stato ammissibile, in questo contesto, lasciare i play-off fino al quarto posto o addirittura al terzo. Negli ultimi tempi, alcune partite erano di natura un po' "amichevole". Si è tutto un po' modernizzato a questi tempi di cambiamento. Da anni la Lega Pro era un po' statica. Questa categoria la faccio dal 1987 e devo dire che in 30 anni le modifiche sono state davvero poche. A mio avviso questa nuova dirigenza ha idee importanti ed ha apportato delle modifiche che possono solo far bene alla categoria".

IL RITORNO A LUCCA - "Ho avuto la fortuna di indossare una maglia importantissima e gloriosa. E' accaduto, però, nell'anno della retrocessione dalla B alla C1, nel 1999. E spesso non restano bei ricordi di quei giocatori che hanno vissuto un'annata simile. Eppure sono stato accolto in maniera notevole. Nelle settimane scorse, io e il direttore generale Fabio Bettucci siamo stato ospiti dei ragazzi della Curva: tra le poche maglie conservate nel museo storico della Lucchese, ho trovato la mia. Questo mi ha fatto capire che, nonostante quell'annata finita male, un piccolo segno evidentemente l'avevo lasciato".