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TMW RADIO - Gravina: "Lega Pro attiva nell'aiutare le vittime del sisma"

TMW RADIO - Gravina: "Lega Pro attiva nell'aiutare le vittime del sisma"TUTTO mercato WEB
giovedì 25 agosto 2016, 18:302016
di Luca Esposito

Tanti gli argomenti trattati nel corso dell'intervista rilasciata da Gabriele Gravina, attuale presidente della Lega Pro. Difatti il numero uno della Lega Pro, intervistato da TMW Radio, ha parlato novità introdotte in Lega Pro e delle strategie che verranno adottate in futuro, non tralasciando naturalmente le iniziative che verranno prese in merito alla tragedia sismica di questi giorni nel Centro Italia: "Abbiamo voluto esprimere tutta la nostra solidarietà ai nostri connazionali per un dramma che, purtroppo, abbiamo già vissuto altre volte e siamo particolarmente feriti da questa tragedia. La Lega Pro, oltre a manifestare solidarietà ed affetto nei confronti di queste persone, sicuramente attiverà tutti i meccanismi possibili, così come abbiamo già fatto in altre occasioni, per dare un minimo supporto per quelle che sono le nostre possibilità. Sicuramente adotteremo delle iniziative, che passeranno da una percentuale dell'incasso, che stabiliremo a breve, di alcune gare di campionato fino ad arrivare ad alcune amichevoli, con l'incasso che verrà devoluto in aiuto alle persone che hanno subito questo dramma. Inoltre le nostre società e la Lega saranno promotori di una contribuzione volontaria, così come già avvenuto ai tempi del terremoto de L'Aquila".

Sulle iniziative intraprese dalle società, come ad esempio il Cosenza: "In Lega, sin dalle prime informazioni in merito alla tragedia, abbiamo ricevuto tantissime richieste da parte delle nostre società, che volevano dimostrare sensibilità ed attivarsi affinché ci potesse essere una dimostrazione di affetto nei confronti di queste persone. Ancora una volta la Lega Pro ha dimostrato grande sensibilità, come anche tutto il mondo del calcio e tutti i cittadini italiani, essendo questi momenti che creano aggregazione tra i popoli. Dispiace davvero per quello che è successo in quanto le immagini sono davvero drammatiche, ma questo è il momento in cui possiamo solo stare vicino alle famiglie e pregare per i tanti deceduti di questo drammatico evento".

Sulle altre iniziative sociali intraprese dalla Lega Pro, tra cui quella con l'UNICEF: "Questo è un filo conduttore che abbiamo voluto scegliere. Noi abbiamo subito capito che, essendo fuori dai classici canoni dei canali comunicativi e, soprattutto, di quelli economici e finanziari, dobbiamo impegnarci nel valorizzare le dimensioni reali del mondo del calcio se vogliamo avere un nostro ed avere una mission in cui credere e, soprattutto, in cui far credere. Pertanto il principio della solidarietà non è solo al nostro interno, tra le società che iniziano a riscoprire l'orgoglio dell'appartenenza a questa Lega, ma anche verso l'esterno, verso le persone che hanno bisogno e, in modo particolare, verso i bambini. Dunque l'idea di scegliere questo abbinamento importante, che è rarissimo trovare all'interno di una manifestazione sportiva, credo che sia un'ulteriore dimostrazione di quanto la Lega stia cambiando rotta sotto il profilo della politica sociale, che è una delle dimensioni più importanti del gioco del calcio".

Sulle strategie che verranno adottate per garantire il corretto svolgimento della Lega Pro: "Noi non possiamo trascurare il principio dei maggiori controlli e del maggiore supporto alle società, ma bisogna capire che, se vogliamo un campionato competitivo e corretto, le regole devono essere applicate e l'applicazione delle regole è tale attraverso controlli continui e severi. Su questo tema avremo a breve dei ritorni straordinari, quindi la Lega è attiva nel dare il massimo supporto informativo ed operativo alle società sul piano dei bilanci, della gestione economico-finanziaria ma, soprattutto, è attenta a far sì che tutti abbiano lo stesso trattamento e che tutti abbiano la possibilità di poter rispettare le regole imposte dal nostro codice di autoregolamentazione".

Sulla questione derby in Lega Pro, tenendo conto degli scontri di pochi giorni fa in Coppa Italia Lega Pro nel match tra Siracusa e Catania: "Questo è un punto dolente in quanto la violenza nel nostro mondo, non solo in Lega Pro, è all'ordine del giorno. Per fortuna sono anche fattori abbastanza marginali, ma non possiamo trasformare un episodio in un elemento che crei disagio e difficoltà alla valorizzazione di un brand nel mondo del calcio. Noi dobbiamo seguire la nostra strada e quest'anno abbiamo centrato l'obiettivo di ripristinare il nostro format, il quale è coinciso con la presenza di importantissime piazze nel nostro campionato, tanto da venire paragonato ad una sorta di "Serie B-2". Inoltre dobbiamo considerare che molte di queste piazze hanno da poco disputato anche un campionato di Serie A, quindi c'è molto entusiasmo in quanto molte grandi piazze vogliono ripartire, vedasi il record di abbonamenti che si registrano in piazze come Lecce e Parma. Tutti questi sono segnali di entusiasmo ed il nostro mondo, in un momento di grande depressione, ha bisogno di riscoprire l'entusiasmo della partecipazione ad un campionato che, come sappiamo bene, è molto difficile, che richiede un'alta competitività e grandi sacrifici economico-finanziari".

Sui diritti televisivi in Lega Pro: "Capisco che sia complicato gestire i diritti e l'immagine in un campionato dove partecipano 60 squadre rispetto alle 20 della Serie A e alle 22 della Serie B, ma noi non possiamo trascurare il principio della compattezza e della ridistribuzione all'interno della Lega, quindi bisogna stare attenti in quanto basta poco per azzerare l'equilibrio della competizione. Quanto detto vale sia nell'ambito nostro del fair play finanziario, quindi dei controlli e delle verifiche, sia nella possibilità di generare dei fenomeni che possano essere portatori di maggiori introiti a favore di alcune società rispetto ad altre".

Sul possibile ritorno della Lega Pro alla denominazione Serie C: "Confermo questo intento perché, personalmente, ritengo che la Lega Pro debba tornare alle sue origini e quindi chiamarsi Serie C. D'altro canto capisco che non è un brand che mi appartiene e che chi ha responsabilità politiche e di governance non può seguire quelli che sono i suoi umori in quanto deve capire quello che è il posizionamento di questo brand sul territorio nazionale, visto che il nostro è un campionato del territorio. Pertanto stiamo lavorando affinché parta a breve una sorta di sondaggio generale, con tutta una serie di valutazioni da parte nostra per capire se effettivamente è più opportuno ritornare alla Serie C o rimanere come Lega Pro".

Sulle modifiche inerenti al minutaggio in Lega Pro: "Le modifiche sono significative perché, a differenza dell'anno scorso, in cui una società poteva tranquillamente scegliere di non avere giovani in rosa, quest'anno abbiamo fatto una scelta diversa fissando il blocco degli over ad un numero fisso di 16 e abbiamo lasciato un numero illimitato di under, quindi ognuno può tesserare i giovani che vuole. Inoltre stiamo lavorando affinché una buona parte della contribuzione derivante dalla Legge Melandri venga assegnata alle società che utilizzeranno il maggior numeri di giovani, naturalmente in base ai minuti giocati. In conclusione, è un premio ed una valorizzazione della nostra mission".

Sulle future elezioni del nuovo presidente dell'AIA e sul lavoro di Nicchi, presidente uscente: "Io valuto molto positivamente il lavoro svolto da Marcello Nicchi, il quale ha dato una svolta significativa all'interno dell'AIA e si è dimostrato una componente granitica grazie al lavoro di grande qualità. Inoltre ha prodotto significative professionalità a tutti i livelli, fino agli arbitri che hanno avuto la possibilità di arbitrare non solo la finale di Coppa del Mondo ma anche la finale di Champions League. Io credo che Nicchi abbia lavorato molto bene per l'AIA e all'interno della stessa, ma non spetta comunque a me esprimere valutazioni sui suoi concorrenti anche perché, come sapete, il 12 settembre avrò anche io una verifica elettorale, utile per dare anche dei messaggi e delle opportunità, riuscendo così a capire se si è apprezzato il lavoro svolto e i margini di miglioramento. Ripeto, il 12 settembre la Lega Pro avrà il rinnovo delle sue cariche interne, il 24 settembre l'AIA e via di seguito in quanto, quando si arriva alla scadenza del quadriennio olimpico, bisogna fare ricorso allo strumento democratico delle elezioni".

Sul messaggio inaugurale che verrà rilasciato sabato alle compagini di Lega Pro: "Sarà un messaggio molto semplice, incentrato sulla difesa del gioco più bello che abbiamo da difendere perché è un gioco straordinario e tale deve essere. Inoltre dobbiamo allontanare tutte le tensione sia interne che esterne, isolare tutti coloro che vogliono intaccare le dimensioni più belle di questo gioco e dobbiamo impegnarci affinché si possa continuare, con il massimo della partecipazione e della solidarietà, a dare il proprio contributo affinché questo campionato, che sarà straordinario, possa dare un valido contributo a tutto il calcio italiano, visto che a breve ci saranno delle verifiche elettorali per quanto concerne la FIGC".