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La scheda di Edoardo Reja, tecnico della LazioTUTTO mercato WEB
© foto di Ciro Sarpa
lunedì 21 aprile 2014, 12:10Calcio
di Carlo Pannocchia
per Amaranta.it

La scheda di Edoardo Reja, tecnico della Lazio

Livorno - Edoardo Reja è nato a Gorizia il 10 ottobre del 1945. E' un ex calciatore italiano di origine slovena. La carriera di Reja comincia, appena 18enne, quando viene notato dal presidente della Spal, Paolo Mazza. Esordisce giovanissimo in serie A con la società spallina, insieme al compagno di squadra Fabio Capello. Nella sua carriera di calciatore, che va dal 1963 al 1977, oltre a quella della Spal, indossa le maglie del Palermo, dell'Alessandria e del Benevento, con cui chiude la carriera di calciatore. Iniziò la carriera di allenatore nel 1979 alla guida del Molinella in serie D. Dopo una lunga gavetta tra la serie C1 e la C2 allenando Monselice, Pordenone, Pro Gorizia, Treviso, Mestre, Varese e per due anni la Primavera del Pescara, approda in serie B proprio sulla panchina della società abruzzese, nella stagione 1989/90, terminando il campionato all'8° posto. Nella stagione 1990/91 alla guida del Cosenza conquista la permanenza in serie B nello spareggio vinto contro la Salernitana e l'anno successivo manca la promozione in serie A per un solo punto in classifica. Nel 1992, passa ad allenare il Verona in serie B: al termine della stagione conclude il campionato al 12° posto. L'anno dopo passa al Bologna e chiude il torneo al 4° posto. Segue in serie B l'esperienza al Lecce, dove viene esonerato. Nel 1995 passa al Brescia e conclude la stagione al 16° posto. Nel 1996/97 conquista la promozione in serie A con le rondinelle e l'anno successivo, sempre alla guida del Brescia, viene esonerato. Nel 1998, a gennaio, subentra a Camolese sulla panchina del Torino, sfiorando la promozione in serie A: i granata furono sconfitti ai calci di rigore dal Perugia. L'anno dopo approda al Vicenza in serie A, dove ottiene un 17° posto, con la conseguente retrocessione in serie B. La stagione successiva con i veneti conquista la promozione in serie A. Nel campionato 2000/01, sempre alla guida tecnica del Vicenza, arriva 16° in classifica, non riuscendo a salvare dalla retrocessione in serie B i biancorossi. La stagione successiva guida il Genoa e nel 2002 passa al Catania. Dopo l'esperienza di Cagliari culminata con la promozione in serie A, nel 2005 arriva al Napoli, dove sostituisce Ventura.

Con gli azzurri raggiunge i playoff ma perde le due finali con l'Avellino. Nella stagione successiva domina il campionato e ottiene la promozione in serie B. Nel 2006 con il Napoli chiude la stagione al 2° posto, ottenendo la promozione diretta in serie A. Durante la quarta stagione consecutiva alla guida del Napoli, i partenopei chiudono all'8° posto, guadagnandosi l'accesso all'Intertoto. Viene confermato alla guida del Napoli anche nella stagione 2008/09. Il 10 marzo 2009, dopo nove partite in cui il Napoli raccoglie appena due punti, viene esonerato. Il 18 agosto 2009 diventa l'allenatore dell'Hajduk Spalato subentrando a Kalinic. Il 10 febbraio 2010, dopo l'esonero di Ballardini, diventa il nuovo allenatore della Lazio. I biancocelesti chiudono il campionato al 12° posto. Alla sua seconda stagione con la Lazio, riesce a portare i laziali al 5° posto e in Europa League. Il tecnico friulano viene confermato al timone della squadra romana. Al termine della stagione conduce i capitolini al 4° posto, centrando anche per il secondo anno consecutivo la qualificazione in Europa League. Quindi decide di non continuare la sua esperienza sulla panchina del club romano. Il 4 gennaio 2014 ritorna alla Lazio dopo l'esonero del tecnico Petkovic. Reja è un allenatore che pratica un gioco votato all'attacco. Fa giocare le squadre con difesa alta e molto pressing. Predilige un gioco fatto di possesso e attacchi attraverso le fascie. I suoi moduli preferiti sono il 3-4-3, il 4-3-3 e il 4-4-2 anche se in carriera ha giocato anche con il 4-2-3-1 e 3-5-2. Il tecnico laziale predilige attuare una preparazione atletica pesante nei primi mesi primaverili, in modo di dare il massimo nella fase finale della stagione.