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La presentazione. Livorno, con lo Spezia tanti conti in sospeso
venerdì 24 ottobre 2014, 08:27Calcio
di Luca Aprea
per Amaranta.it

La presentazione. Livorno, con lo Spezia tanti conti in sospeso

Livorno – Livorno-Spezia è una partita da cerchietto rosso. Una di quelle gare che quando escono i calendari vai subito a cercare e segnare sull'agenda. La rivalità è forte, anche perché le ultime sfide contro i bianconeri hanno segnato nel bene e nel male la storia amaranto. Il testa a testa con la squadra allora guidata da Mandorlini, l'incredibile sconfitta nello scontro diretto, quelle ultime incredibili tre partite, il felice epilogo a Treviso che a La Spezia brucia talmente tanto che ancora lo ricordano con mugugni e complottismi.

Gli amaranto arrivano all'appuntamento in forma smagliante: 11 gol fatti, 0 subiti, tre vittorie consecutive, aggancio al secondo posto, gioco spumeggiante. Gautieri sembra avaer trovato la quadratura del cerchio. E, incredibile a dirsi, l'impressione è che questa squadra possa dare ancora di più: manca ancora capitan Luci e nella faretra abbiamo anche la “freccia” Galabinov. Non è da tutti.  Si potrà dire, ed è vero, che il difficile sta nel dare continuità a questo bel filotto ma la squadra, come già dimostrato a Terni, sembra avere la maturità necessaria per gestire al meglio tutte le situazioni che un torneo lungo come la Serie B mette di fronte.

Lo Spezia, nonostante i pesanti investimenti del patron Volpi, è ancora un'eterna incompiuta. L'avvio di questa stagione sembra ricalcare un registro già visto negli ultimi anni: il vinci-perdi. La squadra ligure infatti spesso sfodera prestazioni furoreggianti e poi, quando sembra pronta a spiccare il volo si incarta, si confonde, si perde. Più che il volo dell'aquila sembra il cammino della proverbiale oca.

In ogni caso, come già detto, le motivazioni più grandi di questa partita non le regala certo la classifica. Livorno-Spezia è quasi un derby e se lo smacco del terribile 1-5 subito nell'ultima sfida al “Picchi” fu in parte pareggiato con il blitz del “Picco” nella gara di ritorno c'è ancora tanta voglia di battere i rivali all'Ardenza magari con la stessa moneta, anzi manita. È dal lontanissimo 1988 che lo Spezia non conosce dispiaceri in terra labronica. Decisamente troppo tempo.

Il pubblico sarà quello delle grande occasioni (previsti circa 10mila spettatori) da La Spezia si preannuncia un esodo di quelli importanti. Con i bianconeri il conto è ancora aperto, chiudiamolo e passiamo alla cassa.