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tmw / livorno / Editoriale
Resettare e chiarireTUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
giovedì 28 maggio 2015, 16:15Editoriale
di Lorenzo Corradi
per Amaranta.it

Resettare e chiarire

Livorno - Stagione in archivio, ma non per questo a Livorno è il momento di tirare i remi in barca. Anzitutto perché c'è da riflettere sul disastro 2014/15, certo, un disastro ben diverso rispetto a chi è sceso al piano di sotto, ma comunque essere esclusi dalla griglia degli spareggi, a prescindere dalle poche speranze che gli amaranto avrebbero avuto per vincerli, vuol dire non essere riusciti a centrare quello che era l'obiettivo minimo dell'annata. Insomma, la domanda retorica è chiedersi di chi sia la colpa ed al di là dei tre allenatori e dell'ennesimo mercato invernale da dimenticare, molto ci sarebbe da dire sulla consistenza caratteriale della rosa, anche tra chi nell'anno della promozione con Nicola indovinò la classica stagione di grazia in cui tutto va bene. Eppure, in data odierna, questo non è nemmeno l'aspetto principale da evidenziare: siamo all'ennesimo refrain sulla possibile vendita della società e come al solito è molto difficile sapere quello che può succedere da qui a poche settimane. Gli acquirenti non sembrano mancare, si parla di due cordate e per giunta straniere interessate a trattare con Spinelli, il quale a sua volta non ci pare convinto al cento per cento a compiere il passo d'addio. Anche perché a Livorno il progetto d'espansione portuale sembra essere arrivato finalmente ai fatti e lo Spinelli imprenditore vorrebbe cogliere al volo l'opportunità, annunciando che la stessa squadra amaranto ne beneficerebbe in termini di investimenti.

C'è chi si è quasi scandalizzato, sulla stampa locale, di questa uscita del patron, dimenticando che sciù Aldo non è esattamente a capo di una onlus, a meno che non si creda ad un mondo iperuranico in cui gli uomini d'affari sperperano soldi nel calcio solo ed esclusivamente per passione. O forse che gli eventuali acquirenti siano tifosissimi di vecchia data dei labronici? Resta però il fatto che Spinelli è chiamato a prendere una decisione e da quanto trapela la scadenza sarebbe il fatidico 30 giugno, data in cui il pallone si prende ufficialmente una decina di giorni di ferie per tornare a luglio con ritiri ed amichevoli. Se rimarrà, il programma è già chiaro: giovani affamati contornati da qualche vecchia volpe della categoria, ma con l'incognita del tecnico, dato che Panucci è stato messo neanche troppo velatamente in discussione. Niente obiettivi prefissati, ma il sogno è fare come il Carpi. Se invece arriveranno nuovi proprietari, allora è facile che l'asticella delle ambizioni si alzerà, magari puntando a costruire una corazzata. Come desiderio, ribadiamo quanto già scritto su questo sito tutte le volte che simili possibilità si sono ciclicamente presentate nell'epoca Spinelli: che ci sia chiarezza da entrambe le parti, per rispetto verso la storia del Livorno e verso i suoi tifosi.