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Il Livorno non spegne la luce, Cagliari rimontato. Al Sant'Elia finisce 2-2
sabato 30 aprile 2016, 17:08Calcio
di Luca Aprea
per Amaranta.it

Il Livorno non spegne la luce, Cagliari rimontato. Al Sant'Elia finisce 2-2

Cagliari - Il Livorno non stacca la spina, prolunga la sua agonia e resta tenacemente attaccato al sottile filo che tiene attaccati gli amaranto alla Serie B. In un Sant'Elia tutto esaurito e vestito a festa per la possibile promozione il Livorno va sotto di due reti e quando davvero tutto sembra finito reagisce e in 5 minuti acciuffa un insperato pareggio.

Gelain rivoluziona la formazione: fuori Emerson, Vergara, Antonini, Luci, Aramu e Fedato dentro Moscati, Cazzola, Biagianti, Vajushi e Valoti. In casa rossoblu Rastelli, che come previsto deve rinunciare ancora a Farias, lascia Joao Pedro in panchina e mette più sostanza in mezzo preferendogli Balzano.

L'avvio è tutto di marca sarda e, inevitabilmente, al 25' i rossoblu, trascinati dai 16mila del Sant'Elia, vanno in vantaggio: dopo aver centrato il palo di testa Giannetti è lesto ad arpionare una debole conclusione da fuori di Di Gennaro e a far secco Pinsoglio. Il Livorno prova a scuotersi e con Schiavone va vicino al pari, prodigiosa la parata di Storari sul tiro dalla distanza del giovane scuola Juve.

Nella ripresa l'episodio che può segnare la partita: Munari commette un'entrata ruvida su Schiavone e Abisso gli sventola il cartellino rosso. Decisione severa.

La superiorità numerica regala un pizzico di intraprendenza in più agli amaranto (annullato un gol a Vantaggiato per fallo in attacco) ma al 20' arriva la doccia gelata. Un ingenuo Moscati stende in area Murru: rigore che il neoentrato Joao Pedro realizza. Sembra tutto finito e invece in meno di cinque minuti il Livorno rientra clamorosamente in partita. Sul primo capovolgimento di fronte Di Gennaro commette un fallo da rigore altrettanto stupido trattenendo platealmente per la maglia Schiavone. Dal dischetto Vantaggiato prima si fa respingere il tiro da Storari poi insacca. Palla al centro e arriva il clamoroso pareggio con Biagianti bravo a sorprendere con un colpo di nuca l'estremo rossoblu.

In 11 contro 10 il Livorno pensa più a difendersi che a provare a vincere. Scelta discutibile ma legittima che condanna però i cuori labronici a interminabili sofferenze. Il Cagliari spinge e cerca fino all'ultimo secondo il gol promozione. Il fortino male in arnese amaranto però regge e il Livorno riesce a strappare un punto prezioso.

In classifica cambia poco (rosicchiato solo un punticino al Lanciano ko contro l'Avellino) però il messaggio ai naviganti è forte e chiaro: il Livorno ferito, rabberciato e agonizzante è ancora vivo.