Come una finale

Ma sì, diamo i numeri. Le tabelle stanno a zero. Pochi calcoli, tre partite, nove punti. Il Livorno ha un solo obiettivo: chiudere il torneo a quota 46 e sperare che bastino almeno per provare a giocarsi tutto ai playout. Il mantra in città lo conoscono tutti: Perugia, Ascoli e Lanciano. Da qui passano le residue speranze salvezza di Luci e compagni.

Guai però a fare il passo più lungo della gamba, occorre ragionare di partita in partita, pensare a questa volata come ad un torneo a eliminazione diretta. Inutile e dannoso pensare alla finale alla vigilia dei quarti. Quindi testa, cuore e gambe solo e soltanto al match contro il Perugia di sabato. 

Servirà un Livorno feroce e un'Ardenza infuocata, un'onda amaranto compatta in grado di travolgere gli avversari fuori e dentro il campo. Poi vada come vada ma guai ad avere (altri) rimpianti sulla coscienza. Sarebbe l'ennesima beffa di questa stagione maledetta.