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tmw / livorno / Calcio
Livorno, lotta per quel 5 maggio 2002TUTTO mercato WEB
© foto di Federico de luca
giovedì 5 maggio 2016, 15:06Calcio
di Chiara Lucchesi
per Amaranta.it

Livorno, lotta per quel 5 maggio 2002

Livorno- Alcune date restano impresse nella mente, indelebili e legate a ricordi di tutti i tipi. Ecco, oggi e' una di quelle date per tutti i tifosi amaranto. Ma per arrivare a questa data bisogna partire dal 28 aprile 2002. Il  Livorno giocava al "Tenni" di Treviso e, a parte i tremila livornesi presenti allo stadio, una città intera era davanti alla televisione o alla radio per assistere a quella che era considerata da tutti la partita della storia. Gli amaranto, guidati da capitan Protti combattono come leoni, ma sembra che la vittoria non voglia arrivare e che il Livorno sia ancora una volta vittima della maledizione che lo rendeva eterno secondo. Poi, come nelle favole più belle, come nella vita vera quando accade, un imprevisto ha cambiato tutta la storia. Era il minuto 88, Protti riceve un pallone al limite dell'area avversaria, stoppa il pallone con la sua solita precisione e si scaglia verso la porta. Esausto, sfinito dalla fatica e dalla voglia infinita di regalare un sogno ai suoi tifosi. Lascia partire un destro angolato, un tiro che per i supporters amaranto sembra infinitamente lento ad arrivare, una palla che va ad insaccarsi nell'angolino alle spalle di Fortin. La corsa verso la curva, l'arrampicata sulla rete di protezione e quell'urlo che rappresentava quello di tutto un popolo che da trent'anni viveva nel Purgatorio e a volte sul baratro dell'Inferno calcistico.

Il Livorno tornava nel calcio che conta anche se in modo ufficioso.
Ed eccoci al 5 maggio 2002. A Livorno arriva l'Alzano che fa da sparring partner alla festa. Si', perché quel giorno era solo quello della festa amaranto, non poteva essere altrimenti, non doveva essere altrimenti. Gli amaranto accolti già da eroi da venticinquemila spettatori giocano una partita da primi della classe e "asfaltano" i lombardi con un netto tre a zero opera delle reti di Alteri e di una doppietta del condottiero Igor Protti. Poi, solo spazio alla gioia troppo a lungo frenata. Dallo stadio un fiume amaranto si sposta sul Lungomare e in giro per la città sventolano bandiere amaranto a raccontare un sogno cullato troppo a lungo, una vita di delusioni e sofferenze che alla fine hanno trovato la giusta ricompensa. 
Sono passati quattordici anni da quel giorno e il Livorno si trova alla fine di una stagione difficile, complicata, tutta da risistemare. Mancano tre giornate alla fine e gli amaranto lottano in fondo alla classifica. E la lotta e' per conservare quel bene prezioso per tifosi e per tutta la città ottenuto in un lontano pomeriggio di maggio.