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Cinque anni fa ci lasciava Franco Mondello
sabato 13 febbraio 2016, 08:04Calcio
di Gianluca Andreuccetti
per Amaranta.it

Cinque anni fa ci lasciava Franco Mondello

Livorno - Correndo dietro ad un pallone in una piovosa domenica mattina di febbraio, quando solo chi ama veramente lo sport sa esaltarsi: in questo modo, esattamente cinque anni fa, se n’è andato, colpito da infarto, il cinquantasettenne Franco Mondello, noto a Livorno come “Dondolo” per via di quell’andatura caracollante che caratterizzava il suo essere un’ala destra di talento.   

A distanza di cinque anni dalla sua scomparsa, ci piace ricordare la figura di questo calciatore, colonna portante di una squadra (il Livorno degli anni Settanta) entrata nel cuore dei tifosi non tanto per i risultati conquistati sul campo, ma per l’attaccamento mostrato nei confronti dei colori amaranto: il Livorno di cui stiamo parlando era una squadra che, dopo essere retrocessa dalla serie B, navigò per lunghi anni nelle acque limacciose della Terza Serie (prima in serie C e poi in serie C1), facendosi amare dai propri sostenitori per epici confronti in catini infuocati e sentitissimi derby disputati in un Picchi esaurito o con migliaia di tifosi livornesi al seguito. Basti pensare, solo per fare un esempio, alla partita contro il Pisa decisa da un gol di Miguel Vitulano il 22 aprile 1979 all’Arena Garibaldi.

In questo contesto, si inserisce perfettamente la figura di Franco Mondello, uno dei giocatori più rappresentativi della centenaria storia amaranto, non soltanto dal punto di vista statistico ma per la maniera in cui ha saputo ritagliarsi un posto nel cuore degli stessi tifosi, lui che livornese non era e si era ritrovato a giocare nel Livorno dopo una stagione in serie B con il Brescia, soltanto perché l’allenatore dei lombardi decise di portarlo con sé in Toscana.

Franco Mondello nasce a Cetraro (Cs) il 18 maggio 1953: la sua carriera di giovane calciatore subisce una prima svolta all’età di 18 anni quando, in compagnia del padre, “sale” al Nord per effettuare un provino con il Brescia, a cui era stato segnalato nientemeno che da Nils Liedholm. Debutta in serie B con la maglia delle Rondinelle nella stagione 1971/1972 sotto la guida del tecnico Andrea Bassi, che lo schiera con una certa continuità nel finale di campionato e decide di portarlo con sé a Livorno al termine di quella stagione

Giunti insieme a Livorno, Bassi e Mondello si trovarono alle prese con una squadra retrocessa dalla serie B, che nutriva ambizioni sproporzionate rispetto alle proprie potenzialità: il calciatore amaranto, dal canto suo, dopo essere stato aggregato alla “Primavera” di Dino Bonsanti, seppe guadagnarsi le prime convocazioni in prima squadra e, nel giro di poco tempo, il debutto in campo dal primo minuto in un derby vinto contro il Pisa per 1-0 alla sesta giornata. Il campionato 1972-1973 fu la prima di una serie di esaltanti stagioni che lo videro protagonista in maglia amaranto e fu coronato da ben 4 segnature messe a segno nelle 14 partite in cui fu schierato in campo.

Franco Mondello era una talentuosa ala tornante, capace di saltare l’uomo e di crossare per il centravanti: sapeva di dover mettere le proprie qualità al servizio della squadra e lo faceva con dedizione. Non disdegnava l’inserimento in area avversaria e, sebbene spendesse molte delle sue energie difendendo la propria metà campo, non passano inosservati i ventuno gol realizzati nell’arco delle otto stagioni agonistiche trascorse in maglia amaranto. Alle sue doti tecniche fuori dal comune e a uno spiccato spirito di sacrificio, unì una particolare abilità ad andare in gol nei derby: ben 10 dei 21 gol da lui realizzati in campionato, infatti, hanno avuto come “vittima” una squadra toscana (3 la Lucchese, 2 il Grosseto e 1 a testa per Empoli, Pisa, Massese, Pistoiese ed Arezzo).

198 presenze e 21 gol in campionato distribuiti nell’arco di 8 stagioni tra il 1972 e il 1980 fanno di Franco Mondello il calciatore più presente nel Livorno del decennio Settanta - Ottanta e il settimo calciatore con più presenze nella storia centenaria del Livorno. Tanti episodi legati alla sua carriera sono rimasti nella mente e negli occhi di generazioni di tifosi amaranto: basti citare, solo per fare alcuni esempi, la doppietta al Rimini nell’anno dell’esordio, la sforbiciata acrobatica con cui decise il derby interno con la Lucchese dell’aprile 1978 e il gol con cui regalò la salvezza al Livorno in occasione della sua ultima partita in maglia amaranto, in casa contro la Nocerina nel giugno 1981.

E’ stato inoltre prezioso assistman per gli attaccanti che hanno giocato al suo fianco: da Vitulano a Martelli, da Graziani a Scarpa.