Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / livorno / Calcio
Curva Nord: “Sì a Protti e Lucarelli ma no a parafulmini”
venerdì 27 maggio 2016, 23:30Calcio
di Luca Aprea
per Amaranta.it

Curva Nord: “Sì a Protti e Lucarelli ma no a parafulmini”

Livorno – Sul futuro del Livorno scende in campo anche la Curva Nord che in un lungo comunicato ha diffuso il suo pensiero sul passato, il presente e il futuro della società amaranto. E ne ha per tutti: giocatori, allenatori, tifosi, amministrazione e, ovviamente, anche per il presidente Spinelli. Importante particolare: il testo è firmato “Curva Nord – Vecchie e nuove generazioni”, indice che all'interno della tifoseria organizzata c'è una volontà di ricompattamento tra veterani e nuove leve. 

Questo, in sintesi, il pensiero dei tifosi sui vari punti toccati dal comunicato. 

Giocatori, ripartire dai livornesi. “Necessitiamo di un programma chiaro, l'inserimento di giocatori livornesi, come patrimonio che deve essere preservato e non disperso altrove per i colpi di testa del "capo". Un settore giovanile che crea continuamente e lavora anche per la città, investendo in impianti e scuole calcio, visti i conti in verde”. E poi: "E' meglio forse lo stadio vuoto e Pinsoglio al posto di un livornese Doc come Mazzoni per qualcuno? Probabile. Come sappiamo farci del male noi, non riesce nessuno.”

Tifosi, basta divisioni e autolesionismi. “Molti livornesi erano troppo impegnati a dividersi tra spinelliani ed anti-spinelliani finendo soggiogati dalla paura che quel Presidente che ora non se ne vuole più andare, se ne andasse all'improvviso lasciandoci orfani. Allora, lo ricordiamo, avevamo una posizione nei vertici del calcio, una piazza che traboccava di entusiasmo, un gruppo di giocatori attaccati e di proprietà, ed uno stadio in salute. Eravamo appetibili, quindi, al contrario di adesso. Eppure per molti tifosi erano la curva, i suoi cori ed i suoi striscioni a rovinare il Livorno. Quando il gruppo portante di questa poi si è sciolto, forse, qualcuno ha capito che invece era il motore di tutto”.

Spinelli parli chiaro. "Un patrimonio che ha cent'anni di storia ha bisogno di qualcosa di diverso, di una rinascita, di un qualcosa che riaccenda la piazza. Spereremmo in un nuovo ciclo, in un cambio di Presidenza, o quantomeno, visto che adesso non siamo appetibili come quando lo chiedevamo, che questi si rendesse conto, mettendosi una mano sulla coscienza, che ci ha riportati dove ci ha preso e forse non ha modo ed energie per gestire tutto in prima persona. Questa non è la serie che compete alla nostra storia, anche in virtù del nome che Livorno ha rappresentato dal 2000 ad oggi.

Nel passaggio in cui si affronta il tema Spinelli la Nord preannuncia anche una contestazione permanente in caso di ulteriore mancanza di chiarezza sul futuro societario: “Serve questo per rinascere, serve energia. O Spinelli per coscienza vende a chi veramente ha voglia e competenza, o si prende le sue responsabilità e mette in mano la società, dandogli i mezzi, a chi può veramente far rinascere Livorno. Altrimenti, la curva inizierà il campionato con la più dura delle contestazioni, perché non siamo disposti più ad essere spettatori del "nulla". Piuttosto meglio il fallimento. Meglio una fine spaventosa che uno spavento senza fine”.

Protti e Lucarelli. Ben venga "l'inserimento di figure importanti come quelle di Protti e Lucarelli, ma non come parafulmini, ma come persone che, con delega in bianco e con mezzi per poter fare bene veramente, possono costruire ancora una volta quella sinergia che farebbe bene a tutta la città. Quell'orgoglio amaranto che può arrivare ovunque quando sentito e condiviso”.

Comune e Stadio. Infine la questione legata alle condizioni del “Picchi”: "Non ultima la risposta che dall'amministrazione attendiamo sullo stadio: sappiamo bene che la massa di politici farlocchi e bugiardi che si sono susseguiti negli anni precedenti ha creato questa situazione. I soldi dovevano arrivare dal Rigassificatore, ricordiamo, ma alla fine questo invece ce lo siamo ritrovati in bolletta, ci siamo a suo tempo espressi ed è andata come dicevamo. Ma resta il fatto che adesso serve un piano B, prima che Livorno, rimanga anche senza lo stadio. Attendiamo chiarimenti".