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Quarto tempo. Soffrire con gli attributiTUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
lunedì 19 settembre 2016, 15:12Calcio
di Emilio Guardavilla
per Amaranta.it

Quarto tempo. Soffrire con gli attributi

Livorno – Con il secondo derby arriva il primo pareggio. Con la Lucchese si è assaporato la terza vittoria di misura consecutiva, pregustandola fino a 5 minuti dalla fine, prima che si concretizzasse il risultato più giusto. Infatti, subito dopo il vantaggio abbiamo cominciato a soffrire. Complice il turnover minimale in una settimana con tre partite, l’affanno è apparso evidente per tutto il resto della gara. La vera impresa è stato il resistere sull’uno a zero quasi fino alla fine.

“Quando soffriamo dobbiamo essere più coraggiosi ed avere anche maggior personalità nel prender palla e dettare le giocate”, queste le parole di Foscarini per parafrasare il meno raffinato “quando soffriamo dobbiamo tirare fuori gli attributi”. Non accenna ad una condizione atletica deficiente ma, evidentemente, un calo, fisiologico per altro, c’è stato. L’infermeria, è storia vecchia.

Giandonato parla di lucidità, che altro non è che una conseguenza della buona condizione fisica. “Una volta subito il pareggio abbiamo attaccato più con la forza della disperazione che con la testa”. Secondo il fantasista sarà una buona lezione per tutti la squadra.

Prospettive diverse nello spogliatoio opposto. Nanu Galderisi è un mister che di certo non sta attraversando un buon periodo, quantomeno in termini di risultati. Il pareggio strappato in casa di una big lo rinfranca. La sua panchina, con il pareggio di Mingazzini, traballa un po’ meno. “Un pari importante, contro una grande squadra”.