La presentazione. Il Livorno cerca il rilancio in Sardegna

Livorno - Dopo l'amaro epilogo del derby con la Lucchese, con la vittoria sfumata nel finale, il Livorno prova a rilanciare il suo cammino in Sardegna dove lo attende la trasferta di Olbia. Gara insidiosa perché i galluresi, neopromossi in Lega Pro grazie a un ripescaggio, sono la classica squadra che costruisce le sue fortune tra le mura amiche. Un particolare di cui i ragazzi di Foscarini dovranno tener conto ma che non dovrà influenzare più di tanto: il tandem formato da Alessandria e Cremonese detta già il passo e il Livorno non può perdere altro terreno.

Non sarà facile perché ancora una volta il Livorno dovrà scendere in campo in piena emergenza. Ai lungodegenti Vantaggiato e Jelenic domenica si è aggiunto anche il già malconcio Marco Cellini che contro i rossoneri ha rimediato una lesione muscolare. Per lui un mese di stop. Out per infortunio anche Grillo. E non è al top neanche Marchi che però partirà con la squadra. Stesso discorso per Bergvold: il danese è sulla via del recupero ma difficilmente Foscarini lo rischierà dal primo minuto. Chi invece ci sarà stringendo i denti sarà Alessandro Lambrughi che domenica toccherà il prestigioso traguardo delle 200 presenze in maglia amaranto.

Per quanto riguarda i padroni di casa, reduci dalla sconfitta (1-0) sul campo della Lupa Roma, non ci sono particolari problemi di formazione. Mister Mignani può contare su un gruppo giovane dove spiccano tre sardi di grande esperienza e qualità che sono un valore aggiunto per la categoria: Pisano, Cossu e Ragatzu. A loro il compito di guidare i bianchi verso una salvezza tranquilla.

Si gioca al "Bruno Nespoli" domenica con fischio d'inizio alle ore 14.30. Arbitrerà Meleleo di Casarano.