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tmw / livorno / Calcio
Il doppio ex: Armando Onesti
venerdì 18 novembre 2016, 23:29Calcio
di Gianluca Andreuccetti
per Amaranta.it

Il doppio ex: Armando Onesti

Livorno – “Doppio ex” della settimana che precede la partita che si disputerà domenica pomeriggio allo Stadio Armando Picchi tra Livorno e Pro Piacenza è Armando Onesti, allenatore-giocatore dei rossoneri nella stagione 1968/1969 (Promozione Lombardia) ed allenatore degli amaranto nelle stagioni 1985/1986 (Serie C1/B) e 1989/1990 (Serie C2/A).

Nato a La Spezia il 7 agosto di 80 anni fa, Armando Onesti ha attraversato ben sei decenni di storia del calcio italiano, dagli anni Cinquanta agli anni Duemila, prima, nei panni di calciatore, e poi, in quelli di allenatore-giocatore, preparatore atletico con funzioni di vice-allenatore e allenatore: a lui si deve la nascita in Italia della figura del preparatore atletico, da intendersi quale soggetto autonomo rispetto all’allenatore che, fino a poco prima della fine degli anni Sessanta, era il solo responsabile dell’area tecnica di una squadra, sotto tutti i punti di vista.

Dopo un’onorevole carriera di attaccante, principalmente spesa nelle file di squadre emiliane (Fidenza, Carpi, Piacenza e Parma) che militavano in Serie C, Serie D o Promozione e, nel corso della quale, ebbe modo di avere Eugenio Bersellini come compagno di squadra e di ricoprire il doppio ruolo di allenatore-giocatore nelle file della Pro Piacenza, consumò la sua prima esperienza da allenatore, subentrando a Manlio Bacigalupo alla guida della Vogherese nel campionato di Promozione 1970-1971.

Insoddisfatto di questo suo debutto alla guida di una squadra, Onesti abbandonò temporaneamente il mondo del calcio ed intraprese per pochi mesi il mestiere di sarto, prima di essere convinto proprio dal suo amico Bersellini a seguirlo in serie B a Como per assumere il ruolo di preparatore atletico con lui allenatore: in occasione di quella stagione vissuta in riva al Lario (1971-1972), si formò una coppia che sarebbe durata per ben undici campionati e che avrebbe portato il binomio Bersellini – Onesti venutosi a creare a vestire anche i colori di Cesena, Sampdoria ed Inter, nonchè ad aggiudicarsi lo scudetto 1979/1980 e due Coppe Italia (1977/1978 e 1981/1982) in maglia neroazzurra.

Venuto meno il sodalizio con Bersellini, Onesti proseguì la sua carriera di preparatore atletico con funzioni di vice-allenatore al fianco, tra gli altri, di Marchesi all’Inter, di De Sisti alla Fiorentina, di Perotti al Genoa, di Tardelli al Como e di Marini, alla Cremonese e al Como.

Livorno ha rappresentato una tappa fondamentale nella storia personale e professionale di Onesti perché, in amaranto, si consumarono le uniche sue due esperienze da allenatore in prima alla guida di un club iscritto ad un campionato professionistico, a seguito delle quali arrivarono altrettante salvezze, una più rocambolesca dell’altra.

Nella stagione 1985/1986, Onesti subentrò a Romano Fogli dopo 16 giornate e riuscì ad ottenere la salvezza con gli amaranto nel Girone B del campionato di Serie C1, soltanto perché il Livorno, in vantaggio negli scontri diretti con il Casarano, approfittò della retrocessione all’ultimo posto della Cavese per illecito sportivo; quattro anni dopo, invece, lo stesso tecnico ligure subentrò a Corrado Viciani a 9 giornate dal termine del Girone A della Serie C2 e riuscì a condurre il Livorno alla salvezza, battendo tra le mura amiche la Rondinella con un gol di Dario Palagi all’ultima giornata di campionato.

Armando Onesti, alla guida degli amaranto, ha un bilancio di 6 vittorie, 10 pareggi e 11 sconfitte in 27 partite, alle quali ha fatto seguito la conquista di due salvezze, una sancita in tribunale ed una sul campo.

La storia del tecnico ligure, che vive attualmente in una frazione del comune di Salsomaggiore Terme, è stata oggetto di un libro scritto da Alberto Mingozzi e pubblicato da See-Firenze nel 2009: “Armando Onesti: Pane, Calcio e Fantasia – Un viaggio ideale nel mondo del calcio dal 1950 al 2009”.