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Livorno-Pro Piacenza, le pagelle degli AmarantoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano/Tuttolegapro.com
domenica 20 novembre 2016, 23:49Calcio
di Davide Lanzillo
per Amaranta.it

Livorno-Pro Piacenza, le pagelle degli Amaranto

Livorno – Non c’è due senza tre. Terza vittoria consecutiva per gli amaranto che, dopo gli stenti iniziali, sembrano aver finalmente innescato le marce alte in questo campionato di Lega Pro. Il successo sula Pro Piacenza fa seguito alle convincenti affermazioni ottenute su Prato e Lupa Roma, rilanciando vigorosamente le ambizioni della squadra di Foscarini. Adesso la classifica inizia a farsi più interessante: terzo posto in coabitazione con l’Arezzo e distanza dei primi due posti che si è leggermente assottigliata. E alle porte un nuovo impegno casalingo, proprio contro quel Pontedera capace di battere in questo turno gli aretini. Chissà, dovesse arrivare un nuovo risultato positivo forse si aprirebbero ulteriori scenari… Ma non andiamo troppo in là, rimaniamo concentrati su questa bella vittoria contro la Pro Piacenza andando ad analizzare nel dettaglio le singole prestazioni dei giocatori amaranto.

Mazzoni. Una bella parata in tuffo su una punizione di Aspas in avvio, poi passerebbe una giornata di assoluta tranquillità, se non fosse per quei dieci minuti di blackout totale della squadra ad inizio ripresa. Nel giro di pochi giri di lancette è costretto a vedersi insaccare un pallone alle proprie spalle (senza che lui ne abbia alcuna responsabilità) ed a lanciarsi in una coraggiosa ma forse un po’ troppo avventata uscita su un attaccante della Pro incuneatosi nell’area amaranto. Nell’occasione gli amaranto, anche con un pizzico di fortuna, riescono comunque ad evitare la clamorosa rete del due a due. Voto: 6.

Gonnelli. Preciso e pulito in ogni suo intervento, gioca con una sicurezza da veterano. Dopo una stagione vissuta ai margini a causa di un lungo stop, quest’anno sta trovando finalmente continuità. E il suo rendimento non può che trarne profitto. Avanti così. Voto: 6,5.

Borghese. Un paio di interventi duri, forse anche evitabili, ma Martino è uno che la gamba indietro non lo tira mai. In ritardo sulla rete ospite che riapre la gara, trova subito il modo di riscattarsi, facendo da sponda per la rete del definitivo 3-1 realizzata da Murilo. Ma è un altro il particolare che vogliamo mettere in evidenza: la sua carica, la sua determinazione, la sua esultanza rabbiosa ad ogni gol amaranto. Il Livorno ha bisogno di uomini così. Voto: 6.

Gasbarro. Dopo essere stato schierato come terzino nella difesa a quattro e come laterale di centrocampo nel 3-5-2, Foscarini sembra averne individuato la collocazione più idonea come centrale di sinistra nella difesa a tre. Andrea svolge il suo compito con tranquillità, cercando sempre la giocata più semplice senza mai prendersi troppi rischi. Voto: 6.

Jelenic. Corre, punta l’uomo, arriva al tiro con frequenza. Ecco la partita di Enej Jelenic, schierato da Foscarini come esterno destro per poi passare, a gara in corso, nel ruolo di mezzala. Nelle prime battute del match arriva più volte al tiro, ma le sue conclusioni non trovano fortuna. Nella ripresa la stanchezza inizia a prendere il sopravvento, sintomo di una condizione non ancora al top. Ma il suo rientro ha dato una marcia in più al centrocampo amaranto. Voto: 6,5.

Venitucci (30’ st). Fa il suo ingresso in campo quando la partita è ormai sul tramonto, con il risultato già acquisito. La sua qualità tornerà comodo fin dalle prossime gare. Senza voto.

Marchi. Gran bella prestazione quella dell’ex-Pavia. Stavolta nella sua partita non ci sono solo corsa e dinamismo, ma anche qualità ed inserimenti offensivi. Trova anche la sua prima rete con la maglia del Livorno: una botta dalla distanza che buca le mani di Fumagalli al termine di una bella azione personale. E dedica a Manuel Giandonato, fermato da un grave infortunio. Voto: 7.

Bergvold (41’ st). Chi si rivede: il danese solca nuovamente il campo di gioco in una partita di campionato dopo settimane in cui era finito totalmente ai margini. Speriamo sia solo un nuovo inizio della sua avventura in maglia amaranto. Senza voto.

Luci. Il suo rendimento ha avuto un’impennata da quando ha cambiato collocazione in campo. Si vede chiaramente che si trova più a suo agio giocando davanti alla difesa piuttosto che come mezzala, riuscendo a far girare il pallone con semplicità e tranquillità. Nelle ultime uscite stiamo rivedendo il vero volto del nostro capitano. Voto: 6,5.

Ferchichi. Schierato un po’ a sorpresa dal primo minuto, sembra essere l’elemento più in sofferenza nel centrocampo amaranto. Ha buoni spunti, ma a volte si perde nel momento chiave dell’azione, quando c’è da servire l’assist decisivo. Avrà modo di crescere e farsi più concreto. Voto: 5,5.

Morelli (13’ st). Entra in campo con disinvoltura, presidiando la fascia con sicurezza e personalità. Potrà ritagliarsi un buono spazio in questa lunga stagione. Voto: 6.

Lambrughi. Lo sappiamo: su Alessandro possiamo puntare ad occhi chiusi. Sia che giochi tra i tre centrali nella difesa a tre, sia che giochi come terzino nella difesa a quattro, sia che giochi come quinto di centrocampo il suo rendimento sarà sempre ampiamente sufficiente. Un paio di progressioni che creano scompiglio nella retroguardia piacentina, l’assist per la rete di Cellini, concretezza quando c’è da difendere: un’altra buona prova per una delle bandiere di questa squadra. Voto: 6,5.

Cellini. Il suo rientro ha riportato linfa all’attacco amaranto, spesso anemico nella prima parte di campionato. E con quella di oggi si porta già a cinque reti in stagioni, malgrado una lunga assenza. Ma il suo fiuto del gol non si discute, riesce infatti sempre a farsi trovare al posto giusto al momento giusto, collaborando attivamente nella manovra offensiva della squadra. Peccato, il suo bottino personale avrebbe potuto essere anche più ricco, ma un’occasione mancata a tu per tu con il portiere avversario ed il palo hanno negato all’attaccante fiorentino la gioia della doppietta. Voto: 7.

Murilo. Ha personalità il giovane brasiliano. Non esita mai a puntare l’uomo e a cercare la conclusione a rete, colpendo un palo da cui nascerà la rete di Cellini e trovando anche il timbro personale nella ripresa. Ha altre buone occasioni per colpire, sprecate però malamente. Quando troverà un pizzico di maggior concretezza, questo ragazzo potrà togliersi davvero tante soddisfazioni. Voto: 6,5.

Foscarini. Il Livorno finalmente sta crescendo, ed anche il mister sembra aver trovato l’abito giusto per questa squadra, dopo i moltissimi (forse troppi) esperimenti della prima parte di stagione. La via del gol adesso arriva con più facilità, con una manovra che si è fatta più veloce e concreta. C’è però ancora un aspetto su cui lavorare: quei cali di tensione che si verificano puntualmente in ogni gara. Anche con la Pro Piacenza ci sono stati cinque-dieci minuti di totale confusione, che hanno rischiato di macchiare un match fino ad allora mai in discussione. Adesso c’è da limare questi difetti, e poi magari chissà, potremo finalmente dire che questa squadra appartiene tra le grandi di questo torneo. Voto: 6,5.