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Milan di fronte ad un bivio: rinunciare a De Sciglio o trovare risorse in altri modiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 23 aprile 2014, 18:00Primo Piano
di Matteo Calcagni
per Milannews.it

Milan di fronte ad un bivio: rinunciare a De Sciglio o trovare risorse in altri modi

"Sicuramente fa molto piacere ricevere gli interessi da parte di squadre come il Real Madrid. Mi auguro di continuare a giocare nel Milan e che torni ad essere competitivo come negli anni passati, ma ormai nel calcio non si sa mai. Se il club dovesse decidere di cedermi per questioni economiche, valuterei le offerte che arriverebbero". De Sciglio non ha usato giri di parole, intervistato da Sky Sport 24 e interrogato sul suo possibile futuro. Più che l'ammiccamento al Real Madrid, assolutamente naturale per qualsiasi giocatore del globo, la frase che maggiormente spicca è quella relativa al Milan. Il giovane terzino vorrebbe, per non dire vuole, una squadra competitiva, che possa quantomeno ambire alle prime posizioni. Attualmente la formazione rossonera è decisamente distante da queste ambizioni, visto il gap con le avversarie in Italia e le scarse prospettive di rafforzamento estive. Non è quindi utopico pensare che, a fronte di un buon Mondiale, De Sciglio possa, in comune accordo col club, fare le valigie e trovare un'altra destinazione.

QUESTIONE ECONOMICA - Dopo aver trattenuto El Shaarawy la scorsa estante, rifiutando l'offerta milionaria dell'Anzhi, il Milan potrebbe adottare una strategia differente per De Sciglio. Il tutto dipenderà da due fattori: come e quanto giocherà il numero 2 in Brasile, quale sarà l'eventuale offerta che verrà recapitata negli uffici di Casa Milan. Qualora la cifra si aggirasse intorno ai 20 milioni, il Milan coprirebbe tutti i riscatti da elargire (Poli, Rami e Taarabt), ma perderebbe un prospetto di indiscutibile valore. Bisogna però considerare anche l'aspetto fisico: De Sciglio è reduce da una stagione complicatissima sul piano degli infortuni e, un prosieguo altalenante dal punto di vista della continuità, rischierebbe di intaccare il valore del giocatore, oltre che a penalizzare il Milan dal punto di vista tecnico.

QUESTIONE FILOSOFICA - Lasciando da parte gli infortuni del ragazzo e i proventi di un'eventuale cessione, è doveroso ragionare su cosa significherebbe l'uscita di Mattia De Sciglio. Il Milan si priverebbe di uno dei pochi giocatori di caratura internazionale della propria rosa, un classe '92 cresciuto nel Settore Giovanile rossonero. Piuttosto che sacrificare il giovane terzino, si potrebbero fare scelte alternative, provando a racimolare risorse in maniera differente: cercare di piazzare gli esuberi, possibilmente a cifre congrue; spalmare alcuni ingaggi pesanti; rinunciare agli sfarzi e concentrarsi sulla sostanza. Uno degli esempi è Kakà: il brasiliano percepisce 4 milioni netti (8 lordi) ed è indeciso se restare in rossonero o accettare la corte dorata della MLS. Per trovare risorse, sarebbe più sensato vendere De Sciglio (classe '92) o salutare Kakà (classe '82 che in ogni caso partirà a giugno 2015)? Il cuore forse penderà dalla parte del brasiliano, ma la mente porta tutta dalla parte del terzino.