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Difesa da incubo, bisogna correre ai ripari. Problema di uomini? Torres e Menez, il talento del Milan è lì davanti
mercoledì 24 settembre 2014, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
per Milannews.it

Difesa da incubo, bisogna correre ai ripari. Problema di uomini? Torres e Menez, il talento del Milan è lì davanti

Direttore di MilanNews.it e redattore di Tuttomercatoweb.com. Collabora attualmente con INFRONT, Odeon TV, Radio Radio e il Magazine Calcio2000. Ha collaborato con la TV Sportitalia. Ospite a Milan Channel. Twitter: @AntoVitiello

Ci sono lacune difensive viste in occasione dei gol subiti dai rossoneri a Empoli che rimandano al vecchio Milan allegriano. Errori di posizione, di concetti, distrazioni che pregiudicano l’intera partita. Lo stesso Inzaghi non è esente da colpe, anche per le scelte viste al Castellani. Bonera in difficoltà, così come Muntari a centrocampo. Il punticino portato a casa è un palliativo, il Milan poteva anche vincerla (clamorosa traversa di Menez) ma alla fine del primo tempo poteva essere sotto di tre reti. La preoccupazione maggiore è che nemmeno l’allenatore è riuscito a spiegarsi quei 30 minuti di black out che hanno concesso le due reti ai toscani.

La difesa è il vero punto debole di questa squadra. Otto reti subite in quattro gare sono veramente troppe, in particolar modo su calci da fermo. Tassotti e Inzaghi devono immediatamente correre ai ripari, sperando di avere presto Alex, un titolare. Inoltre bisogna scegliere la coppia di centrali titolari e puntare tutto su di loro. Alex e Zapata potrebbe essere quella più papabile, visto il materiale in rosa.

Sorge infatti una domanda, il Milan da tre anni commette gli stessi errori su calci da fermo, sia con Allegri e Seedorf che ora con Inzaghi. Probabilmente oltre ai movimenti errati è una questione di singoli, non all'altezza di un grande club come il Milan.

Le note positive arrivano dall’attacco. Dieci gol in quattro gare sono più che sufficienti, Menez è l’uomo più costante e pericoloso. Corre più di tutti, in avanti si propone e fa giocare gli altri. L’altra nota positiva è Torres. Lo spagnolo ha ancora colpi che fanno la differenza, il gol lo ha galvanizzato e ha riacceso la rincorsa. Il colpo di testa da bomber di razza testimonia che il giocatore non è ancora finito. Al Milan può rigenerarsi, può trovare l’ambiente giusto per rivivere una seconda giovinezza. L’intesa con Menez e Honda è già buona, Torres ha alleviato il dolore del tifo milanista dopo un’altra brutta serata, la speranza è vederlo esultare ancora tante volte.

Saranno giorni importanti anche per la questione stadio. In queste ore l’amministratore delegato Barbara Berlusconi incontrerà il presidente dell’Inter Erick Thohir proprio per discutere della ristrutturazione di San Siro in vista della finale di Champions del 2016. L’idea principale però è quella di costruire una nuova struttura sportiva, più moderna e funzionale, sull’esempio dei grandi stadi europei. Per questioni di tempo, ma anche economiche, il Milan non vorrebbe costruire lo stadio nuovo nella zona Expo, e già da qualche mese l’area più accreditata è quella nei pressi della Caserma Santa Barbara in Piazzale Perrucchetti, zona Baggio, non troppo lontana dalla nuova sede. Lo scopo è proprio quella di avere le due strutture in stretta connessione, per concedere al tifoso di visitare il museo e lo store, e poi trasferirsi allo stadio per vedere la partita. Non è del tutto escluso che Milan e Inter trovino un accordo per restare ancora a San Siro. Ci sono tante idee nel calderone, serve però tempo e soprattutto grossi investimenti.