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tmw / milan / Primo Piano
Dal 4-2-3-1 al 4-3-3: si cambia ancora, ma la coperta resta cortaTUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/Photoviews
giovedì 2 ottobre 2014, 12:00Primo Piano
di Matteo Calcagni
per Milannews.it

Dal 4-2-3-1 al 4-3-3: si cambia ancora, ma la coperta resta corta

Al Milan si oscilla, si cambia, si sperimenta, alla caccia dell'assetto giusto o, per meglio dire, più equilibrato. Il 4-3-3, pur non esaltando con la Juventus, ha funzionato fino al primo tempo di Empoli, quando l'undici rossonero veniva costantemente preso d'assalto per vie centrali. Da lì il cambio modulo, reso necessario anche dalla penuria di centrocampisti (solo quattro a disposizione). Il 4-2-3-1 ha offerto buone risposte nella ripresa al Castellani e nel primo tempo del Manuzzi, mostrando però anche importanti falle: quando le gambe vengono meno ai due mediani, contestualmente ai due esterni offensivi, la fase difensiva ne risente tantissimo come accaduto nel secondo tempo di Cesena. Da qui la possibilità, concreta, che Inzaghi possa ritornare al modulo iniziale...

INVERSIONE AD U - Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, Inzaghi avrebbe in mente di riproporre il 4-3-3 contro il Chievo, magari rispolverando dall'inizio Stephan El Shaarawy, lasciato in panchina sia ad Empoli che a Cesena. Dovrebbero quindi aumentare equilbrio e stabilità, sebbene vada ricordato che al Castellani la squadra soffrì più col 4-3-3 che col 4-2-3-1. Il discorso dei moduli, tuttavia, non pare così decisivo come in altre situazioni storiche: ad oggi, a prescindere dalle scelte effettuale, in zona centrale la coperta risulta sempre corta.

I NUMERI DEL CENTROCAMPO - Tanti difensori, tanti attaccanti e pochi centrocampisti, alcuni dei quali reduci da lunghi infortuni oppure poco utilizzati dal precedente allenatore. Il reparto che dovrebbe avere più alternative ora si ritrova con soli quattro elementi, in attesa che van Ginkel e Saponara tornino a disposizione. Schierarne tre significa restare con pochissime alternative in panchina, schierarne due significa affaticare eccessivamente gli effettivi arruabili, tenendo conto che Poli e Muntari non sono propriamente mediani da linea a due. Gira e rigira il problema resta e l'assenza di Montolivo, sul cui recupero si è tempisticamente esagerato con l'ottimismo, rischia di diventare un macigno per questo Milan in costruzione.