Sprazzi di vero El Shaarawy a Verona. Subito testa alla Fiorentina

Aveva gli occhi di tutti addosso, mondo dei media e tifosi, ma Stephan El Shaarawy a Verona non ha deluso. Anzi. Il Faraone rossonero, per stessa ammissione del ragazzo, ha potuto sfogare sul terreno del Bentegodi tutti i sentimenti che ribollivano da qualche settimana, fornendo una prestazione completa. E tanti saluti alla troppo chiacchierata incazzatura del venerdì pre Hellas.

Il match contro i gialloblu - Desideroso di ripagare la fiducia di mister Inzaghi, il 92 milanista corre, insegue gli avversari, aiuta in ripiegamento, dà una mano ad Essien, recupera palloni, tenta i dribbling, cerca il tiro in porta e regala un assist scintillante ad Honda. Difficile rendere meglio di così. 76' minuti intensi, senza fronzoli, ben incentrati sui temibili ragazzi di Mandorlini, il nativo di Savona lascia le critiche alle spalle e si accende in ogni zona del campo: in fase difensiva prova 3 tackle strappando la sfera una volta, in cabina di regia tocca 36 palloni smistando 27 passaggi con una precisione del 92.6% e in propensione offensiva, tralasciando la pennellata che manda in rete il nipponico, conclude 2 dribbling, calcia verso la porta di Rafael e porta a termine 3 lanci lunghi su 3. Accenni di vero El Shaarawy, sprazzi del ragazzino che con il sorriso semplice e la cresta stupì l'Italia calcistica.

Obiettivo Fiorentina - Assist vincente, chilometri percorsi sulla fascia, 3 reti segnate dai compagni e altrettanti punti strappati dal Fortino Bentegodi, la trasferta di Verona è già il passato. Con una settimana piena, senza coppe, di lavoro, l'ex Genoa può già puntare il mirino verso la compagine di Vincenzo Montella, da 3 anni consecutivi padrona a San Siro. In un possibile accenno di formazione per la sfida di domenica, il Faraone avanza con forza la sua candidatura all'undici titolare in un reparto pieno di sicurezze. Il punto di partenza è il tridente tanto adorato da Super Pippo: sulla destra ci sono poche discussioni, Honda in stato di grazia risulta intoccabile; a sinistra, l'El Shaarawy in crescita potrebbe essere nuovamente confermato, arretrando Bonaventura in mediana e riabbracciando l'affetto del pubblico del Meazza; l'unico dubbio resta in mezzo, Torres o Menez si giocheranno fino all'ultimo il ruolo di perno centrale. Stephan, nel frattempo, si impegna e suda a Milanello, occhi e testa già alla Fiorentina.