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Gandini a MC: "I miglioramenti di Honda sono meriti suoi, bravo ad adattarsi. Quei mesi difficili...TUTTO mercato WEB
© foto di Alessio Alaimo/TuttoMercatoWeb.com
lunedì 20 ottobre 2014, 21:37Primo Piano
di Daniele Castagna
per Milannews.it

Gandini a MC: "I miglioramenti di Honda sono meriti suoi, bravo ad adattarsi. Quei mesi difficili...

Durante la trasmissione Studio Milan Lunedì, è intervenuto il direttore organizzativo del Milan Umberto Gandini per fare il punto sull'universo Honda. Queste tutte le sue dichiarazioni sul talento nipponico:

- Sui primi mesi difficili di Honda e la sua ripresa: "La spiegazione principale di tutto è la sua attitudine, il suo modo di essere. E' arrivato al Milan dopo un lungo corteggiamento, durato dei mesi, aveva grande desiderio di arrivare durante il mercato estivo ma questo non accadde per vari motivi e si trovò prigionerio del suo contratto. Finita la sua stagione con il CSKA, a dicembre 2013, lui andò in Giappone e arrivò qui dopo capodanno. E' stato il primo a non essere mai stato contento delle sue prestazioni lo scorso anno tra girandola di panchine e incomprensioni di ruolo. Ha avuto difficoltà su ogni piano: fisiche, caratteriali, tattiche e di lingua".

- Sulla frustrazione al termine della stagione: "Era evidente, l'unica cosa che potevamo fare era lasciarlo tranquillo, permettergli di fare il Mondiale e la conseguente vacanza. Il Giappone è stato eliminato prematuramente, lui ha avuto la possibilità di riposarsi, ha studiato italiano a fondo e si è presentato per il viaggio negli USA con un carattere completamente diverso. Negli States è partito qualcosa, c'è stata la scintilla perchè Pippo ha conosciuto in maniera approfondita Keisuke e anche i compagni hanno cominciato ad avere una maggiore fiduca in lui, situazione difficile da ipotizzare vista l'annata precedente".

- Sulla stagione in corso: "Sta andando sempre in rete, o quasi, dall'amichevole di Valencia. Speriamo che continui così, sta dimostrando di essere un calciatore imprescindibile per Inzaghi".

- I cambiamenti che ha apportato Inzaghi per Honda: "Filippo conta molto ma anche il ragazzo è arrivato con una determinazione completamente diversa, una volontà di integrazione maggiore. Prima parlava poco inglese e nessuno conosceva il giapponese, inserimento difficile e ha sofferto tutto questo. Ora si sforza di parlare italiano e di entrare nel gruppo, ora è il calciatore che pensavamo di aver acquistato anche perchè lo abbiamo inseguito per un po' ".

- Sul suo carattere: "Molto chiuso, molto più degli altri giapponesi ed è molto timido, ha capito di doversi calare completamente nella mentalità italiana".

- Sulla possibile conferenza stampa solo in italiano di Honda: "Me lo auguro ma non so, se è una sorpresa o meno dovete chiedere ai miei colleghi che gestiscono la stampa".

- Il rapporto con i compagni: "Si sta sforzando tantissimo. Solo così riesce a migliorarsi in tutto. La questione più tosta, ripeto, era solo quella linguistica. C'erano molti ostacoli da superare, anche il fatto della posizione non sua in campo. A Cesena ho incontrato Zaccheroni e mi ha detto che deve essere più presente in zona gol... Mi sa che lo ha ascoltato bene perchè ora lo vedo presente da quelle parti".

- I colpi del giapponese: "Il gol su calcio di punizione lo ha sempre avuto. Ora quello che mi stupisce è la sua capacità nel giocare a campo aperto e la facilità di calcio che possiede. E' diventato un punto fermo, si è guadagnato la fiducia di tutti".

- Sulle difficoltà di trasferimento con il CSKA: "Hanno provato il possibile. Sapevano che il ragazzo sarebbe andato a parametro zero, cercando di creare un'asta che non poteva esistere. Con lui non hanno voluto scendere a patti, assolutamente nella loro titolarità ma lui aveva sempre rifiutato ogni rinnovo di contratto proposto".

"E' una piccola soddisfazione avere un calciatore così ora. Molti meriti vanno a lui, ha capito che doveva cambiare ed adattarsi. Ora abbiamo una grande fascia destra con Ignazio Abate".