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L’uomo che ha conquistato tifosi, dirigenza e allenatore. Milan, il problema è sfoltire: nessuno vuole partire
mercoledì 17 dicembre 2014, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
per Milannews.it

L’uomo che ha conquistato tifosi, dirigenza e allenatore. Milan, il problema è sfoltire: nessuno vuole partire

Direttore di MilanNews.it e redattore di Tuttomercatoweb.com. Collabora attualmente con INFRONT, Odeon TV, Radio Radio e il Magazine Calcio2000. Ha collaborato con la TV Sportitalia. Ospite a Milan Channel. Twitter: @AntoVitiello

Facciamo un salto indietro di tre mesi e mezzo circa, precisamente alle ultime ore di mercato del primo settembre 2014. Il tifo milanista viveva con depressione la notizia dell’affare saltato tra Zaccardo e Biabiany, ma verso le 19 sobbalzava dal divano quando era circolata per la prima volta di un tentativo disperato per Giacomo Bonaventura. In quel momento non poteva capitare di meglio, l’uomo di qualità ad un prezzo ultracompetitivo per chiudere la campagna acquisti. Il Milan ci riesce e porta a casa quello che oggi può essere considerato il fattore in più di questa squadra. In qualsiasi posizione viene collocato Jack non sfigura, sa cosa fare con la palla tra i piedi, ragiona e agisce per il meglio della sua squadra. La prestazione contro il Napoli è stata esemplare, al di là del gol pesantissimo che ha indirizzato la gara verso la vittoria. Bonaventura è il prototipo di giocatore da Milan, italiano, ragazzo serio e semplice, senza tatuaggi, orecchini o creste, ha sempre evitato il gossip, serate in discoteca o sceneggiate in campo. Professionista da emulare.
 
Inzaghi ha insistito molto per averlo, Galliani non ha opposto resistenza perché conosceva le sue qualità. Restava da convincere il pubblico in campo, la prova più difficile. Per Jack è stato un gioco da ragazzi. Gol all’esordio e ogni volta che il tecnico lo ha schierato in campo ha fatto il suo, con autorità. Ora è una certezza di questa squadra, insieme a Menez.

Saranno loro due a trascinare il Milan in quel di Roma, l’ultima gara dell’anno prima di addentrarci nei meandri del calciomercato.
 
Lo aveva detto Adriano Galliani che tutti voglio arrivare al Milan e nessuno vuole andare via. E' successo in estate e probabilmente accadrà anche a gennaio. Sicuramente ci sono dei giocatori che sono sulla lista dei cedibili, ma non è facile piazzarli sul mercato. Sia perchè le richieste sono poche, sia perchè i giocatori stessi vogliono restare aggrappati fino alla fine al treno Milan. E' il caso di Albertazzi e Saponara, loro hanno squadre interessante ma non vogliono lasciare il gruppo e sperano di potersi giocare ancora qualche possibilità, magari sfruttando qualche vuoto lasciato dagli infortuni o i turni di Coppa Italia (che si terranno proprio a gennaio in pieno mercato). Sarà quindi complicato per l'amministratore delegato trovargli una sistemazione. L'obiettivo, ripetuto più volte, è quello di sfoltire la rosa di 28 giocatori, ma chi andrà via? Con la valigia perennemente in mano anche Zaccardo, Pazzini, Armero e Niang, pure per loro vale lo stesso discorso. Il mister ha chiesto delle cessioni, starà alla dirigenza convincerli a partire. Da considerare inoltre tutti i giovani sotto contratto che i rossoneri hanno in giro, anche loro sono a libro paga e a giugno torneranno alla base. Proprio per questo prima di acquistare nuovi elementi la società vuole snellire la panchina in vista della seconda parte di stagione e dell'estate, quando torneranno i prestiti di Birsa, Nocerino, Matri e tanti altri.
 
Dopo questa fase il Milan si guarderà intorno e attingerà dalle proposte ricevute fino ad oggi e dalle operazioni che ha imbastito sotto traccia. Ieri è arrivata un’altra apertura di Galliani, qualcosa potrebbe succedere e come sempre sarà il campo a suggerire dove investire.