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Vogliamo tornare a guardare le Stelle con l’aiuto del Presidente. Intanto però Pippo e i suoi Ragazzi devono reagire al momento urfidoTUTTO mercato WEB
giovedì 29 gennaio 2015, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti
per Milannews.it

Vogliamo tornare a guardare le Stelle con l’aiuto del Presidente. Intanto però Pippo e i suoi Ragazzi devono reagire al momento urfido

Nato a Milano, dopo i trascorsi a Radio Peter Flower e TeleLombardia, è approdato a Mediaset come inviato prima e telecronista delle partite del Milan poi. Volto noto di Milan Channel, opinionista per Odeon TV è anche azionista del club.

Qualche giorno prima di Lazio-Milan, mi chiama un amico. “Compra Ciak del mese di gennaio. La battuta dell’anno mi sembra sia la più emblematica del momento del Milan”. Da grande appassionato di cinema, sono da sempre abbonato alla rivista, che mi porto così in borsa, per leggerla nel viaggio a Roma. Trovo il tempo però di aprire le pagine solo sull’aereo, che riporta la squadra alla Malpensa. L’umore non è dei più allegri, ma mi voglio distrarre, programmando qualche film da vedere nelle prossime settimane. Eccola lì, inquadrata in una macchia gialla, la battuta dell’anno segnalatami dall’amico. E’ una riflessione del protagonista del film “Interstellar”, Cooper, interpretato da Matthew McConaughey . “ERAVAMO ABITUATI A GUARDARE IL CIELO E A CHIEDERCI QUALE FOSSE IL NOSTRO POSTO TRA LE STELLE. ORA CI LIMITIAMO A GUARDARE VERSO IL BASSO E A CHIEDERCI QUALE SIA IL NOSTRO POSTO TRA LA POLVERE“. Ho sorriso amaro, ma subito ho avuto un moto di ribellione, perché ,conoscendo bene il Presidente sono sicuro che sarà lui il primo a ribellarsi a questo momento brutto, triste, povero di soddisfazioni, il più piatto e il meno emozionante della sua gestione. Questa mia considerazione è stata poi suffragata nel week end da una indiscrezione, rivelata, in un tweet da Fabio Ravezzani. Secondo le informazioni del direttore di Telelombardia, Silvio Berlusconi avrebbe intenzione di riportare presto il Milan “nel nostro posto tra le stelle”, rendendosi dunque conto che questi anni urfidi rischiano non di cancellare, ma certo di dare ombra a venticinque anni splendidi, ricchi di vittorie, di trionfi e soprattutto di bel gioco. Gli attenti chef da tre stelle sono molto attenti al caffè.

Fosse cattivo e lasciasse un pessimo sapore in bocca, rischierebbe di rovinare anche il pranzo dai piatti più ricercati e inficiare così il giudizio finale. Non lo merita la storia del Milan, non lo merita il mito del Milan di Silvio Berlusconi. Sono dunque convinto che, anche a costo di ulteriori sacrifici economici, il massimo dirigente milanista voglia che il suo Milan torni presto protagonista non solo in Italia, ma anche in Europa e nel Mondo. Intanto è importante che Pippo Inzaghi riesca a fermare questa caduta, cominciata a metà di quel primo tempo contro il Sassuolo e che sembra non avere mai una fine. Pare un’altra squadra, un altro gruppo rispetto a quello spesso ammirato nell’autunno 2014. Anche nelle prestazioni meno positive, i Ragazzi di Superpippo avevano mostrato una espressione di gioco ben precisa e delineata, che aveva permesso loro di toccare e sfiorare il terzo posto. Poi la caduta verticale della quale vorremmo conoscere la ragione, ma troppo rovinosa e deflagrante per capirne facilmente le cause. Una questione fisica? In 10 giorni non si può correre rotondi come all’Olimpico e trasformarsi improvvisamente in una goffa otaria. Una questione psicologica? Mah, non vedo da quale problema possa creare una turba mentale dopo le belle prestazioni di fine anno. Deficienze di Inzaghi come allenatore? Non credo proprio che, dal 2 gennaio, il tecnico milanista abbia cambiato metodiche e sistemi di allenamento, abitudini o abbia avuto un calo di tensione, lui che della tensione ha fatto la sua forza. Non ci sono dubbi che le gambe e la testa dei giocatori non siano le stesse di un mese fa, come se una tempesta di Kryptonite abbia investito i Supermen rossoneri, posando una polvere perniciosa e malefica a Milanello. Sì, una polvere che non ci permette di guardare in alto, di guardare le stelle. Pippo, soffiala via presto!