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tmw / milan / Editoriale
E' tempo di una forte rifondazione, per evitare il terzo fallimento di fila
mercoledì 4 marzo 2015, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
per Milannews.it

E' tempo di una forte rifondazione, per evitare il terzo fallimento di fila

Direttore di MilanNews.it e redattore di Tuttomercatoweb.com. Collabora attualmente con INFRONT, Odeon TV, Radio Radio e il Magazine Calcio2000. Ha collaborato con la TV Sportitalia. Ospite a Milan Channel. Twitter: @AntoVitiello

Il pareggio di Verona ha probabilmente chiuso il secondo anno fallimentare del Milan, dopo la gestione Allegri-Seedorf, anche quella Inzaghi non ha prodotto risultati. E’ arrivato il momento di dare una vera svolta all’immobilismo in cui versa il club in questi ultimi mesi. Basta allenatori inesperti e basta squadre costruire con improvvisazione, serve una rivoluzione forte al Milan, che deve partire dai ranghi societari per finire con lo staff tecnico e allenatore. Questa situazione di incertezza e pressappochismo dura ormai da troppo, e nemmeno chi la vive in prima persona è contento di come stanno andando le cose. Allora tanto vale fare un passo indietro, ammettere gli errori e puntare ad un cambio di strategia. La politica degli allenatori fatti in casa non funziona, serve gente esperta e navigata, soprattutto se hai a disposizione una squadra di medio livello. Per vincere o serve una grande allenatore o una grande squadra, il Milan attuale non ha nessuno dei due.

A giugno c’è bisogno di una vera rivoluzione, dovranno cambiare tante cose, perché sparire dai radar europei per la terza stagione di fila, potrebbe essere una catastrofe calcistica per i colori rossoneri. I tifosi sono già delusi e si stanno allontanando giorno dopo giorno, gli sponsor durano ancora, ma per quanto tempo? Se un prodotto non ha più appeal il sostegno non sarà infinito e incondizionato. Proprio per questo la prima cosa di cui ha bisogno il Milan è tornare in Europa con una squadra competitiva. Allo stato attuale solo con l’ingresso in società di un socio di minoranza si potrebbe restaurare una squadra che sta candendo a pezzi come una vecchia cattedrale. Ogni giorno escono voci di possibili acquirenti, effetto domino dopo che il Milan ha ammesso di voler cedere una parte delle quote. Ma sono solo rumors, abboccamenti e mezze verità che non producono altro che caos.

Passando invece al campo, il Milan sabato si giocherà parecchio contro il Verona. Per l’ennesima volta Inzaghi è in discussione e in caso di ko rischierebbe di saltare. Ma in una stagione ormai compromessa e a poche gare dal termine, cosa cambierebbe l’esonero di Inzaghi? Lo spogliatoio è sfiduciato, basta guardare i volti dei giocatori, le insicurezze in campo. Il sostituto tra l’altro sarebbe Tassotti, un altro scontento di come stanno andando le cose. A meno di grossi e clamorosi ribaltoni, la stagione è già andata, per il secondo anno consecutivo. Per evitare che anche il terzo anno di fila sia fallimentare, sarà meglio che la società cominci a lavorare da subito per programmare degnamente la rinascita da giugno.