Pagelle - Diego Lopez e Mexes salvano il Milan, Menez fumoso. Bene Suso

Queste le pagelle di Inter-Milan

Diego Lopez 7: alla faccia del dito dolorante, disinnesca una gran conclusione di Hernanes all'undicesima del primo tempo. Ci mette il corpo sulla botta a colpo sicuro di Ranocchia.

Abate 6: il lato sinistro dell'Inter è spesso su zona di caccia. Con Suso creano più di un problema a Juan Jesus. Sfiora il gol su cross di Menez.

Alex 6: torna titolare quasi a sorpresa e mette in atto una partita di tutto rispetto. Soffre quando Palacio lo punta in campo aperto. (Dal 25' st Paletta 6: entra quando l'Inter prende a pallate la difesa del Milan e tiene botta)

Mexes 7: leader indiscusso della difesa di Inzaghi, è il muro sul quale vanno a sbattere gran parte degli attacchi inseristi. Fondamentale nel salvare sulla linea un gol fatto di Palacio. Fa autogol, ma Antonelli subisce fallo nell'azione.

Antonelli 5.5: nel primo tempo propositivo, nel secondo salva il risultato parando, seppur in maniera involontaria, una conclusione di Hernanes indirizzata verso la porta di Diego Lopez. Sparisce in fase offensiva nel secondo tempo.

Poli 5.5: si sbatte tanto in mezzo al campo. Non si può pretendere qualità in fase d'importazione da lui. (Dal 36' st Cerci sv).

De Jong 5.5: che non abbia i piedi raffinati è cosa nota, gioca con il freno a mano tirato a seguito del giallo rimediato nel primo tempo.

Van Ginkel 6: gioca semplice, non fa mai nulla di più.

Suso 6.5: non sarà un fulmine di guerra, ma con il sinistro fa quello che vuole. Juan Jesus non sa mai come prenderlo, lo picchia, ma lui continua a giocare. Esce in riserva d'ossigeno.(dal 28' st Destro 5.5: sul l'unico pallone che riesce a gestire, calcia debolmente).

Menez 5: solito problema: quando gioca punta centrale vuole sempre il pallone tra i piedi, ma non fa mai nulla per venirselo a prendere. Con Destro in campo si defila sulla sinistra e non si vede mai.

Bonaventura 5.5: primo tempo lucido, ripresa in affanno come tutto il resto della squadra.

Inzaghi 6: la partita del suo Milan va divisa in due. Primo tempo propositivo, secondo tempo a difesa del risultato senza creare grossi grattacapi ad Handanovic.