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Pagelle - Poco o nulla da salvare. Inzaghi e il Milan dicono addio a tuttoTUTTO mercato WEB
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
sabato 25 aprile 2015, 19:53Pagelle
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Pagelle - Poco o nulla da salvare. Inzaghi e il Milan dicono addio a tutto

Queste le pagelle di Udinese-Milan

Diego Lopez 6: para il parabile, sui due gol che prende non può fare nulla.

Abate 5.5: spinge, corre, prova anche a tirare ma difetta di precisione.

Paletta 6: gioca un tempo e finché rimane in campo riesce a limitare Di Natale e Geijo. Esce per una forte contusione alla coscia destra nell’intervallo. (dal 45’ Rami 5: rientra dopo 62 giorni e si fa uccellare da Badu in occasione del raddoppio friulano)

Mexes 5.5: salva su Di Natale nel primo tempo, intercettando un cross di Widmer, esce tardi su Pinzi che riesce a godere di quei secondi necessari per prendere la mira e piazzare il pallone nell’angolino.

Antonelli 5: primo tempo da incubo, sbaglia tutto quello che può sbagliare. Non incide e sembra essersi allineato a livello medio della squadra.

Van Ginkel 5.5: è l’unico che prova a calciare verso la porta di Karnezis. Perde alcuni palloni che grondano sangue.

De Jong 5: il pressing dei mastini friulani lo manda in difficoltà. Impreciso quando deve trasmettere il pallone con una certa velocità.

Bonaventura 5: è stanco, lo si vede a occhio nudo e avrebbe bisogno di riposo. Prima prestazione davvero brutta dell’ex Atalanta. (dal 74’ Destro 5: è la mossa della disperazione, non gli arriva una palla, as usual)

Menez 4: dovrebbe essere il giocatore al quale affidare i palloni caldi, invece li sbaglia tutti. Non trova mai una giocata che sia una e da un suo pallone perso nasce uno dei due gol friulani.

Pazzini 6: sgomita in mezzo ai difensori di Stramaccioni, ma di palle giocabili non è che gliene vengano fornite molte. Appena viene messo un cross degno di tale nome, la mette dentro.

Suso 5: riconfermato titolare, non si accende mai. (dal 64’ Cerci 6: mette in area di rigore l’unico cross decente della partita e Pazzini lo mette dentro).

Inzaghi 4: sconfitta meritata, che va ben oltre il risultato di 2-1. Vedere il suo Milan è una forma moderna di tortura. Sono 30 partite, coppa Italia esclusa, che questa squadra non ha un’identità, non ha un gioco, non ha niente. Solo undici giocatori che vanno in campo senza idea di cosa fare. L’augurio è che questo campionato finisca presto, per poi salutarsi.