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Calcio e Finanza - Milan, conti da incubo: scendono i ricavi e aumentano i debitiTUTTO mercato WEB
© foto di Antonio Vitiello
sabato 25 aprile 2015, 14:15Primo Piano
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Calcio e Finanza - Milan, conti da incubo: scendono i ricavi e aumentano i debiti

Il Milan ha chiuso il bilancio consolidato 2014 con una perdita netta di 91,28 milioni di euro, la più alta nella storia del club. Il patrimonio netto consolidato è negativo per 94,2 milioni. I debiti finanziari netti ammontano a 246,8 milioni, dieci milioni in meno dell’anno precedente. E’ questa la fotografia dei conti della società rossonera che martedì 28 aprile sarà sottoposta agli azionisti convocati in assemblea per approvare il bilancio Milan 2014.

Nel 2014 c’è stato un forte peggioramento dei conti rossoneri. Nel 2013 il gruppo Milan aveva perso 15,7 milioni, l’anno precedente 6,86 milioni, mentre la perdita più alta in un esercizio era stata toccata nel 2010: 69,75 milioni. Negli ultimi 10 anni (2005-2014) il Milan ha accumulato perdite nette complessive per 361 milioni.

La perdita-record di 91,28 milioni nel bilancio Milan 2014 è legata ad una flessione di 30,5 milioni nei ricavi, che si sono attestati a 223,9 milioni, in linea dunque con le stime di Calcio e Finanza, alla luce della mancata partecipazione alla Champions League 2014/15. Nel dettaglio il bilancio Milan 2014 evidenzia come il club abbia incassato 89,8 milioni dai diritti tv, 20 milioni in meno del 2013.

Il costo del personale invece è aumentato di 3,4 milioni a 154,7 milioni. Il costo dei soli tesserati è aumentato da 138,4 a 140,8 milioni ed è pari al 62,9% dei ricavi. Nello scorso esercizio il Milan aveva in media 299 dipendenti, 20 in più del 2013. Pesano anche 52 milioni di ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e 60,4 milioni per acquisto di beni e servizi, tra cui 8,76 milioni per l’affitto dello stadio di San Siro. Tra le nuove spese ci sono 2,32 milioni per la locazione della sede Casa Milan, di proprietà di Vittoria Assicurazioni.

Neppure la cessione di Mario Balotelli al Liverpool ha dato sollievo ai conti. Nel bilancio Milano 2014 il risultato del player trading (saldo tra plusvalenze e minusvalenze) è passato da 23,28 a 5,77 milioni, in linea dunque con le stime di Calcio e Finanza. La cessione di Balotelli, per 20 milioni, ha reso un guadagno di soli 4,33 milioni. È stata realizzata una plusvalenza più alta, 4,84 milioni, dalla vendita di Brian Cristante al Benfica. Ma c’è anche una minusvalenza di 3,32 milioni per la vendita di Kevin Constant al Trabzonspor, ceduto per 2,5 milioni. Oltre alle minusvalenze, c’è un onere di 333 mila euro perla svalutazione dei diritti relativi a Kakà, «che ha rescisso consensualmente il contratto».

Alla maxi-perdita da 91,28 milioni, contabilizzata nel bilancio Milan 2014, si arriva però in virtù di un ulteriore onere di 21 milioni per «sopravvenienze passive straordinarie». Il cda ha infatti «prudenzialmente» valutato che non sussistano i «crediti vantati» alla fine del 2013 verso l’azionista Fininvest (che controlla il club con 99,93%) per l’utilizzo delle perdite del club allo scopo di ridurre le tasse nel bilancio consolidato fiscale della casa madre.

Questo vuol dire che, in base all’imponibile fiscale del 2014 e ai «risultati fiscali» attesi per gli esercizi successivi, Fininvest non avrebbe capienza sufficiente nei profitti per comprare dal Milan le perdite da utilizzare per pagare meno tasse. Ma è probabile che il bilancio 2014 sia servito anche a fare pulizie contabili, in vista di una eventuale operazione straordinaria, come l’apertura di parte del capitale del club a un soggetto terzo (sono in lizza le cordate guidate rispettivamente dal thailandese Bee Taechaubol e dal cinese Richard Lee)

Alla luce della perdita a livello di gruppo contabilizzata nel bilancio Milan 2014, il club ha attualmente un patrimonio netto negativo per 94,2 milioni. La capogruppo Ac Milan Spa, pur avendo chiuso il 2014 con una perdita di 99 milioni, superiore a quella del consolidato, ha invece un patrimonio netto negativo per soli 20,95 milioni. La ricapitalizzazione necessaria dal punto di vista legale è dunque limitata a poco più di 21 milioni. Ma di fatto è già stata coperta dalla famiglia Berlusconi. Nel 2014 Fininvest ha infatti effettuato versamenti in conto capitale per 53 milioni di euro.

Il gruppo Milan ha debiti complessivi per 334,5 milioni (246,8 milioni quelli finanziari), quasi il triplo dei crediti, 114,8 milioni. Il peggioramento dei risultati non ha impedito un aumento del compenso degli organi sociali, salito da 2,2 a 2,55 milioni. Effetto probabilmente della nomina del secondo amministratore delegato, Barbara Berlusconi, accanto ad Adriano Galliani.