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Galliani all'assalto di Ancelotti: la missione entra nel vivo. Berlusconi ha fatto delle promesse che andranno mantenute, oppure il Milan non si rialzerà piùTUTTO mercato WEB
lunedì 25 maggio 2015, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Galliani all'assalto di Ancelotti: la missione entra nel vivo. Berlusconi ha fatto delle promesse che andranno mantenute, oppure il Milan non si rialzerà più

Giornalista pubblicista, a MilanNews.it dal 2009, prima firma del sito. Corrispondente e radiocronista per Radio Sportiva. Collaboratore di Tuttosport. Inviato al seguito della squadra. Ha collaborato con Sportitalia e Milan Channel

Della partita che si è giocata ieri sera a San Siro tra Milan e Torino, ai tifosi rossoneri, è interessata il giusto. Quello che più sta catalizzando l’attenzione della tifoseria milanista è la vicenda relativa al prossimo allenatore, ovvero colui il quale sarà chiamato a rimettere in piedi un Milan che, nel corso delle ultime stagioni, è andato a fondo insieme alla politica dell’austerity varata dalla proprietà. Gli errori, certamente, sono stati commessi da tutti, ma rimanere fuori dalle coppe europee per due anni consecutivi, ha avuto e avrà effetti piuttosto evidenti sui conti del club. Per questo motivo, Silvio Berlusconi avrebbe deciso di varare un piano di rilancio della società, a livello sportivo, tale da riemergere dalle sabbie mobili nelle quali il Milan è entrato nell’estate del 2012, quando vendendo Ibrahimovic e Thiago Silva ha deciso di abdicare, si spera in maniera momentanea, il titolo di “big” del calcio. L’uomo individuato per provare a tornare grandi è proprio colui che ha contribuito a rendere il Milan grande, ovvero Carlo Ancelotti.

Nonostante le parole del post partita di sabato, nonostante nella sua testa ci sia, in maniera molto forte, la volontà di fermarsi un anno per godersi un po’ di più la vita familiare (diventerà nonno a breve), è altrettanto vero che il suo cuore batte sempre molto forte per il Milan. Nella sua ultima conferenza stampa da tecnico rossonero, nonostante le critiche ricevute da Berlusconi qualche giorno prima, Ancelotti disse: “Un giorno, qui, ci torno”. Adriano Galliani, che ha la memoria lunga e certe frasi non le dimentica, ha riaperto la cartella dei ricordi e su input di Silvio, oggi volerà a Madrid per incontrare di persona il tecnico di Reggiolo. Alla cena ci sarà anche Ernesto Bronzetti, che si era recato nella capitale spagnola per trattare la risoluzione del contratto che legava Ancelotti al Real fino al 30 giugno 2016. L’emissario milanista ha poi lavorato ai fianchi, qualora ce ne fosse bisogno, il buon Carletto, il quale adesso attende l’incontro con Galliani per vedere a 360 gradi quello che è il progetto triennale che il Milan intende sottoporgli. Non sarà facile, perché se i rossoneri metteranno sul piatto un mercato di medio livello, allora Ancelotti, seppur con grande dispiacere, dirà di no. Al contrario, se avrà garanzie di investimenti di un certo livello (Ibrahimovic sarebbe più che contento di tornare a lavorare con lui), allora le cose potrebbero cambiare. Ma, c’è un ma molto importante e che riguarda ancora Silvio Berlusconi.

Il presidente rossonero, nel corso delle ultime settimane, è tornato a parlare in maniera costante di Milan e ha fatto delle promesse di un certo peso. Qualora questi progetti di grandeur dovessero rivelarsi uno spot elettorale, per l’ex Cavaliere si potrebbe profilare un clamoroso autogol, visto che oggi l’obiettivo del Milan è quello di riavvicinare i tifosi alla squadra e alla società. Un mancato mantenimento delle promesse fatte, sarebbe la mazzata finale sulla tifoseria, che potrebbe scegliere di diventare ulteriormente “divanata” piuttosto che andare allo stadio. In tutto questo, Silvio, a livello societario, parla solo ed esclusivamente dei cinesi. La speranza di tutti è che davvero, da Pechino, arrivino quei soci che servono per riportare in alto il Milan, e per convincere Ancelotti a dire di si.