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La nuova era del Milan. Tutto sull'accordo Berlusconi-Bee. Il ruolo fondamentale di Licia Ronzulli, vera e propria artefice di un accordo storico. Ibra-Romagnoli: due necessitàTUTTO mercato WEB
lunedì 3 agosto 2015, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

La nuova era del Milan. Tutto sull'accordo Berlusconi-Bee. Il ruolo fondamentale di Licia Ronzulli, vera e propria artefice di un accordo storico. Ibra-Romagnoli: due necessità

Giornalista pubblicista, a MilanNews.it dal 2009, prima firma del sito. Corrispondente e radiocronista per Radio Sportiva. Collaboratore di Tuttosport. Inviato al seguito della squadra. Ha collaborato con Sportitalia e Milan Channel

Il 2 agosto 2015 segna un solco tra ciò che è stato e ciò che sarà il Milan. Con la firma sul patto vincolante di vendita del 48% delle azioni del club rossonero al consorzio cino-thailandese capitanato da Bee Taechaubol, la società di via Aldo Rossi entra in una nuova era della sua storia, mettendosi alle spalle le prima grande epopea berlusconiana e proiettandosi così verso un futuro che dovrà essere radio e vincente come gli ultimi 29 anni. È questo quello che vogliono sia Silvio Berlusconi sia mister Bee, il quale, fin dai primi incontri di marzo, ha sottolineato la necessità di riportare in alto la squadra – a livello tecnico – per poter sviluppare al meglio un brand fortissimo su mercati ancora inesplorati. Saranno 9 o 10 i paesi nel quale il marchio Milan verrà fatto circolare con insistenza e, si spera, con grande profitto. Bee ha prospettato a Berlusconi potenziali guadagni da 350 milioni di euro, ma la cifra potrebbe anche essere rivista al ribasso, ma ciò non toglie che il Milan è pronto a indossare un nuovo vestito. Una parte del nuovo look milanista riguarderà anche la sua quotazione nelle borse asiatiche nei prossimi 18-24 mesi e questa operazione sarà curata dall’ADS Security di Abu Dhabi, azienda specializzata in questo tipo di operazioni e che finanzierà, seppur in parte, l’acquisto delle quote rossonere con il maggior esborso dei 485 milioni di euro che sarà sostenuto dalla banca cinese CITIC.

Detto così sembra che tutto sia filato liscio, ma così non è stato. Nei giorni antecedenti la cena di venerdì sera ad Arcore, sono state numerose le situazioni di tensione relative non tanto agli aspetti economici (l’assenza di penali ne è la riprova), ma quelle relative alla futura governance del club. Dall’incontro di villa San Martino è maturata la decisione che ci saranno tre amministratori delegati ovvero Adriano Galliani – con delega alla parte sportiva -, Barbara Berlusconi – che manterrà il controllo dell’area marketing e un terzo CEO che avrà il compito di gestire anche lui l’area commerciale, ma focalizzando il suo lavoro solo sulle attività asiatiche, ovvero quelle che svolgerà mister Bee che assumerà la carica di vice presidente del club oltre a sedere nel CdA. Il nuovo consiglio d’amministrazione sarà composto da 12 elementi, 7 in quota Fininvest mentre 5 saranno in quota a Bee. Una giusta spartizione anche in base alle azioni possedute. Bee avrà un ruolo centrale nella nuova società, e tutte le decisioni di un certo livello saranno prese anche con il suo consenso.

Ma un ruolo fondamentale, in tutta queste vicenda, lo ha avuto l’ex europarlamentare Licia Ronzulli. È stata lei a mettere in contatto Berlusconi e Bee in tempi non sospetti ed ha seguito passo dopo passo tutte le fasi della trattativa. La Ronzulli, sempre discreta e determinata, è stata un vero e proprio punto di riferimento per le parti, soprattutto per Bee, che ha trovato in lei un appoggio sicuro e una persona che ha saputo guidarlo all’interno del complicato mondo berlusconiano e milanista. L’ex politica, inoltre, ha spesso tolto le castagne dal fuoco quando queste stavano per bruciarsi, come accadde a maggio quando la trattativa sembrava prossima a saltare a causa di situazioni che avevano fatto innervosire Berlusconi. Se il Milan e Bee, oggi, stanno per diventare una potenziale macchina da soldi, lo si deve anche a lei, alla sua opera di mediazione e alla sua bravura nel tenere sempre in piedi le contrattazioni, come avvenuto anche venerdì quando ha mediato per far si che Berlusconi e Taechaubol risolvessero di persona le incongruenze che si stavano creando.

Per quel che riguarda il mercato, invece, le prossime due settimane saranno decisive per capire se Alessio Romagnoli e Zlatan Ibrahimovic vestiranno la maglia rossonera. Lo svedese incontrerà il PSG e ascolterà l'eventuale proposta che il suo attuale club gli vorrà fare. Se non ci sarà il rinnovo di contratto, Ibra chiederà di essere ceduto e il Milan è in pole position nonostante il pressing di Galatasaray e Fenerbahce (destinazioni poco gradite alla signora Helena). Per Romagnoli, invece, o si chiude alle cifre del Milan oppure i rossoneri - in difesa - rimarranno così. Galliani scalda i motori e proverà a chiudere quelle due pedine che Mihajlovic ha invocato anche al ritorno dalla Cina.