Witsel rimane un sogno. Il derby già un incubo?

No Witsel, no derby? Non è detto, ci mancherebbe, ma sicuramente il belga seguito e inseguito dal Milan per dare la giusta consistenza al centrocampo rossonero avrebbe consentito un salto di qualità che, in realtà, rischia di non esserci a meno che Mihajlovic riesca a raccapezzarsi dopo i prmi 180' di campionato decisamente confusi e confusionari. Il pur pregiato Soriano non convinceva il presidente Berlusconi che, però, a sua volta non è assolutamente convinto di questo Milan. Il «mea culpa» di Mihajlovic dopo la deludente prova contro l’Empoli potrebbe innescare un atroce sospetto: che il serbo dopo due mesi di lavoro non abbia ancora ben chiaro come gestire il su Milan. Nel lontano 9 marzo 2000 il presidente rossonero disse di Zaccheroni che «potrebbe non essere il sarto adatto per la stoffa di qualità che ha sottomano...». Di stoffa quest’anno Berlusconi ne ha acquistata tanta e di pregio, per oltre 90 milioni di euro... Tant’è che il tanto atteso salto di qualità, appunto a centrocampo, per il momento non si è mai visto. Il malcontento che si respira ad Arcore è alimentato anche dal fatto che la falsa partenza della Juventus andava sfruttata con l’en-plein da grande squadra, da leader di una classifica più che avulsa sconvolta dall’imponderabilità del calcio d’agosto.  

AFFOLLAMENTO. Bertolacci, Mauri, De Jong, Montolivo, Kucka, Poli, Nocerino, Bonaventura, Suso, Honda: Mihajlovic dovrà scegliere fra questi 10 centrocampisti (difensivi e d’attacco, trequartisti compresi) i 4 che dovranno cercare di fermare la marcia della capolista Inter nel derby previsto fra due domeniche. Entrambe si presentano come imprese difficili. Anche perchè nei 180' finora consumati esprimendo un gioco assai deludente, Mihajlovic ha commesso errori evidenti ed evitabili. Non ultimi quelli visti contro l’Empoli dove le scelte iniziali di Suso trequartista e Nocerino mezz’ala sono state sconfessate, durante la partita, dallo stesso tecnico che ha provveduto a rivedere e correggere le sue iniziali convinzioni. Il solido e affidabile Bonaventura e il puntuale Kucka hanno avuto il merito di imprimere la svolta decisiva e positiva alla partita dei rossoneri. 

BILANCIO. Il voto al mercato estivo del Milan va suddiviso nei 3 settori canonici che compongono una squadra di calcio. In attacco l’«8» è d’obbligo con Bacca e Luiz Adriano che, mai conosciutisi prima dello scorso luglio, si intendono a meraviglia e ottimizzano i pochi palloni giocabili che si procurano senza il conforto di trequartisti e presunti registi a centrocampo. Balotelli è e resta un’incognita. Ma, bisogna ammetterlo, è un’incognita di qualità.... A centrocampo Bertolacci, Kucka, Mauri e il ritorno di Nocerino vanno valutati nel tempo. Sicuramente i due ex-genoani devono e possono fare di più. La sufficienza per il momento è sulla fiducia... In difesa più che l’arrivo di Romagnoli, lascia perplessi la partenza di Paletta «regalato» per un anno all’Atalanta. L’infortunio di Antonelli (assente nel derby) riapre il dibattito sulla giusta e vera collocazione di De Sciglio. Può funzionare anche a sinistra? Al derby l’ardua sentenza... Voto alla difesa? Speriamo che nel caso del Milan sia proprio l’attacco la miglior difesa...