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Milan, l’opera di ricostruzione si è interrotta sul più bello
mercoledì 2 settembre 2015, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
per Milannews.it

Milan, l’opera di ricostruzione si è interrotta sul più bello

Direttore di MilanNews.it e redattore di Tuttomercatoweb.com. Collabora attualmente con INFRONT, Radio Radio e il Magazine Calcio2000. Ha collaborato con la TV Sportitalia e Odeon. Ospite a Milan Channel. Twitter: @AntoVitiello

Il tempo dei bilanci è arrivato, tre mesi di trattative hanno partorito un Milan migliore rispetto all’anno scorso ma non come si attendeva. Le premesse per ricostruire la squadra c’erano tutte, a cominciare dal budget stanziato dalla proprietà. I novanta milioni investiti testimoniano che lo sforzo c’è stato, a differenza degli ultimi cinque anni quando la dirigenza è andata avanti con prestiti e parametri zero. Ciò che però viene contestato è sicuramente il modo in cui questi soldi sono stati spesi. Nulla da dire su Bacca e Luiz Adriano, ottimi rinforzi che il campo ha già approvato. Senza di loro con l’Empoli non sarebbero arrivati i tre punti. Potrebbe anche passare il colpo Alessio Romagnoli, pur facendo notare che 25 milioni sono eccessivi. Resta però il cruccio di non aver rinforzato il reparto più importante, lasciando una lacuna che dura ormai da anni. A centrocampo il Milan non ha qualità, l’ultima volta che ha vinto uno scudetto aveva Pirlo come playmaker. Da quando è stato spostato davanti alla difesa un uomo non più in grado di costruire gioco, il Milan ha smesso di vincere e di giocare bene. E’ anche riduttivo addossare le colpe al solo De Jong, che il suo lo fa sempre. L’olandese rallenta il gioco e qualche volta pecca di coraggio quando preferisce il retropassaggio semplice al passaggio più impegnativo. Ma fa parte delle caratteristiche del giocatore. Non si può chiedere a De Jong di fare il lavoro di un regista con piedi buoni.
 
Il tutto diventa ancora più complicato quando ai lati hai Bertolacci e Nocerino, come nel primo tempo con l’Empoli. Oppure Poli e Kucka nella ripresa, insomma nessuno che sappia dettare i tempi di gioco. Ecco perché il Milan andava migliorato in questo reparto, ecco perché i tifosi sono incavolati. Parte del budget non poteva essere speso per un giocatore con caratteristiche tali da potersi integrare con De Jong?
 
Ora però bisogna ragionare sul materiale che mister Mihajlovic possiede, la rosa resta incompleta ma non è da buttare. Non sarà da primo e secondo posto ma con impegno e lavoro si può arrivare in Europa, bisogna arrivarci. Sarebbe un totale fallimento non approdarvi per il terzo anno di seguito. Tornando al dilemma centrocampo, a questo punto bisognerebbe mettere in sesto, e al più presto, Riccardo Montolivo. Che piaccia o meno, è uno dei pochi che può riuscire a migliorare la manovra, come ai tempi di Allegri quando il Milan raggiunse il terzo posto. Bisogna dare tempo poi ai nuovi di integrarsi meglio, Bertolacci su tutti. Su di lui pesa come un macigno il valore del cartellino. Dovrà essere bravo a sopportare critiche e qualche fischio in più degli altri. Ma se ha personalità può uscirne bene.

Il mercato si è concluso, se la vogliamo mettere ai voti forse si raggiunge la sufficienza risicata, perché da un lato c’è il cruccio di aver speso tanto e di non essere riusciti a modellare bene la rosa, dall’altro canto però erano anni che non arrivavano al Milan colpi da 30 milioni, e di questi tempi non è poco.