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Retroscena Niang: quel no di Sinisa in estate alla sua cessione. Ottimismo Menez: il francese migliora e ha in mente quando tornare. Mercato di gennaio: un innesto per ruolo per puntare la ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di Pietro Mazzara
lunedì 30 novembre 2015, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Retroscena Niang: quel no di Sinisa in estate alla sua cessione. Ottimismo Menez: il francese migliora e ha in mente quando tornare. Mercato di gennaio: un innesto per ruolo per puntare la Champions

Giornalista pubblicista, a MilanNews.it dal 2009, prima firma del sito. Corrispondente e radiocronista per Radio Sportiva. Collaboratore di Tuttosport. Inviato al seguito della squadra. Opinionista a Milan Channel

Il 4-4-2 ha funzionato. Il Milan visto in campo contro la Sampdoria ha dato la sensazione di essere ritornato una squadra in tutto e per tutto, dove ogni elemento sapeva cosa fare e come farlo nel miglior modo possibile. Tornare all’antico per iniziare una rimonta europea che, adesso, necessiterà di una continuità di vittorie da qui fino alla sosta di Natale. Le due linee di difesa e di centrocampo, con il 4-4-2, sono risultate più compatte, più unite e più connesse tra di loro, come hanno anche dimostrato le alternanze tra i due terzini e i rispettivi esterni di fascia. Cerci e Bonaventura hanno saputo rendere al meglio e anche in attacco c’è stata più presenza nella zona calda, con Bacca e Niang che hanno potuto giocare costantemente negli ultimi 20-25 metri, dividendosi equamente il campo e dandosi supporto l’un con l’altro.

E pensare che M’Baye Niang, in estate, in tanti lo avrebbero voluto sbolognare via. In mezzo alle dinamiche di mercato, spesso e volentieri il nome del francese era stato messo tra i possibili partenti perché gli arrivi di Bacca e Luiz Adriano gli avrebbero chiuso gli spazi e soprattutto perché, poco prima del suo infortunio al piede, il Milan cercava invano di convincere Zlatan Ibrahimovic a tornare in rossonero. Ma Sinisa Mihajlovic ha sempre creduto in lui e ha imposto a Galliani il veto sull’eventuale partenza dell’ex Caen, tornato a Milanello rigenerato e più maturo dopo i sei mesi di apprendistato alla corte di Gasperini al Genoa. I due gol messi a segno contro la Samp hanno finalmente sbloccato quella casella dello zero che i dati statistici di M’Baye avevano alla casella delle reti realizzate con il Milan e così, finalmente, qualche mio amico del blog “Milan Night” potrà iniziare a registrare il dvd con i gol di Niang in rossonero.

Rimanendo in tema d’attaccanti, sembra essere aumentato l’ottimismo attorno alle condizioni di Jeremy Menez. La punta, ferma ormai da agosto per i problemi alla schiena, nel post partita di Milan-Sampdoria è apparso meno cupo in volto (non solo per il risultato della squadra) e a qualche tifoso che lo ha incrociato e che gli ha chiesto ravvedimenti sul suo stato di forma, Menez ha risposto di sentirsi meglio e che spera di tornare in gruppo a gennaio. Se così dovesse essere, sarebbe una grande notizia sia per Mihajlovic sia per tutto il mondo milanista, visto che con lui e Balotelli a disposizione, il reparto offensivo del Milan sarebbe di assoluto livello, con la possibilità anche di vedere Jeremy giostrare anche da esterno offensivo nel 4-4-2 che permetterà di avere più uomini offensivi in campo.

Nella speranza di vincerle tutte da qui alla pausa, iniziano ad esserci le prime indicazioni su quelli che potrebbero essere i movimenti di mercato del Milan a gennaio. In attesa di ulteriori conferme, i rossoneri cercheranno di comprare un difensore centrale, un centrocampista centrale in grado di giocare nel 4-4-2 (forse un regista) e probabilmente un uomo offensivo, tendenzialmente un esterno che possa essere in grado di coprire bene la fascia.