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Abate: “Non riesco ad immaginare un Milan senza Berlusconi, voglio chiudere qui la carriera. Miha? Ci ha dato fiducia e autostima”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
venerdì 22 gennaio 2016, 07:58Primo Piano
di Enrico Ferrazzi
per Milannews.it

Abate: “Non riesco ad immaginare un Milan senza Berlusconi, voglio chiudere qui la carriera. Miha? Ci ha dato fiducia e autostima”

Tra i titolari inamovibili del Milan di Sinisa Mihajlovic c’è anche Ignazio Abate, che ormai è il padrone indiscusso della fascia destra. Il terzino milanista è uno dei senatori dello spogliatoio rossonero e rispecchia in modo perfetto tutti i parametri presidenziali, cioè è italiano, fa parte del giro azzurro ed è un prodotto del settore giovanile del club di via Aldo Rossi: “Ne sono felice e posso dire che è una filosofia assolutamente corretta, che alla lunga ripagherà e darà i suoi frutti - racconta Abate alla Gazzetta dello Sport -. Questa è la base da cui ripartire, poi occorre l’innesto di 2-3 top player. Ecco, a mio parere è questo il mix giusto. Berlusconi? Per me è molto difficile immaginare un Milan senza Berlusconi. È un binomio inscindibile, e anche se è già successo non riesco a immaginare club italiani in mani estere. Spero che tenga duro con la maggioranza, lui è l’anima di questa società, per lui nulla è impossibile. Poi, ovvio, prenderà la decisione che riterrà migliore per il bene del club. Di questo sono certo”.

MIHA GRANDE UOMO - Il momento difficile del Milan sembra essere finalmente alle spalle e anche la posizione di Sinisa Mihajlovic è più solida. Sul tecnico serbo, Abate ha dichiarato: “Agli occhi della squadra, e parlo a nome di tutti, è un grande uomo. Ci ha dato fiducia e autostima, cosa che ci mancava. A Frosinone, nell’intervallo, pensavamo che ci avrebbe ribaltato e invece ci ha dato coraggio, mantenendo grande lucidità. Con Mihajlovic siamo tutti migliorati, in allenamento non c’è uno che non vada al massimo, e non certo perché ci minaccia. È carismatico di suo, non ha bisogno di arrabbiarsi. È stato molto bravo perché ha compattato l’ambiente anche nei momenti più difficili. La sua qualità migliore è la lealtà: da lui non hai mai sorprese, anche se si tratta di cose poco piacevoli. Per noi questa è una garanzia. Non è bello vederlo in difficoltà, perché anche la squadra si sente attaccata. Tanti esoneri negli ultimi anni? Spero non accada più, ripartire da zero ogni anno è dura. Mi spiace per Inzaghi, che è un amico e diventerà un grande allenatore. Adesso comunque vedo basi solide per aprire un ciclo vincente”.

ESEMPIO PER I COMPAGNI - Il terzino rossonero ha poi parlato anche del suo futuro: “Uno degli obiettivi stagionali senz’altro è l’Europeo. Per il resto, ho l’ambizione di chiudere la carriera al Milan. Sono cresciuto a strettissimo contatto con Nesta, che a sua volta divideva la camera con Pirlo. Li osservavo in silenzio ed è da loro che ho imparato a essere di esempio ai compagni. E comunque all’epoca era difficile prendere esempi negativi”.