Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Editoriale
Coppa Italia o terzo posto? San Siro, lo stadio della incomunicabilitàTUTTO mercato WEB
giovedì 11 febbraio 2016, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti
per Milannews.it

Coppa Italia o terzo posto? San Siro, lo stadio della incomunicabilità

Nato a Milano, dopo i trascorsi a Radio Peter Flower e TeleLombardia, è approdato a Mediaset come inviato prima e telecronista delle partite del Milan poi. Volto noto di Milan Channel, è anche azionis

Dopo il pareggio contro l’Udinese sono uscito da San Siro certo amareggiato, ma con una predisposizione d’animo più positiva rispetto, per esempio, alla vittoria contro il Chievo. L’1-1, dopo una prestazione di questo livello, appare come una buca sulla strada della vita, dunque casuale, accidentale. La squadra sta raggiungendo la sua identità, mostrata anche in un primo tempo troppo blando come ritmo, ma che avrebbe potuto terminare con un normale 0-0. L’attacco sta compiendo il suo dovere, la difesa ,che ha commesso un solo errore, appare sempre molto attenta. Il  centrocampo, però, deve migliorare il suo apporto in fatto di reti. Sono necessari, anzi fondamentali, i gol di  Montolivo, di Bertolacci, di Kucka, degli arrembanti Abate e Antonelli.

In cinque hanno realizzato solo quattro gol, troppo pochi. Sommati poi alle quattro reti tra Mexes, Alex e Zapata si raggiunge un totale di otto con otto giocatori, non ancora sufficienti a aiutare la marcia ascensionale dei Ragazzi. Un dato sembra introvertibile.

Tenendo questo ritmo si arriva a poco oltre i sessanta punti ,utili per sperare nella Europa League ,ma insufficienti ,con molta probabilità, a conquistare la qualificazione dei preliminari di Champions League. Quindi auspichiamo un ulteriore salto di qualità nel gioco, comunque già a una buona quota di spettacolarità e divertimento, e soprattutto nella ferocia totale, per non gettare nell’aria altri punti importanti. Il Milan sta meglio a livello di manovra, di convinzione, di condizione fisica rispetto alle altre tre rivali, ma sta peggio in classifica. Continuando  in questa crescita possiamo  sperare in un esaltante finale di stagione. Intanto qualcuno ha posto l’affascinante  quesito se sia  meglio vincere la Coppa Italia, in caso di conquista della finale, o conquistare il terzo posto.

Beh, non è una risposta facile. La musica della Champions League ci manca molto, ma dopo una lunga riflessione, io mi auguro di vincere la Coppa nazionale. Significherebbe battere probabilmente la Juventus, all’Olimpico, conquistare il trofeo numero 29 della Presidenza Berlusconi, giocare la Supercoppa, se lo Scudetto andasse al Napoli,  e cominciare la prossima  stagione a testa alta, porfirogeniti, avvolti porpora del vincitore. Vecchia sensazione che vorrei rivivere presto.

Chiudo in musica. Una musica però insopportabile. Il pomeriggio di San Siro va gustato prima e dopo la partita. E’ bella quella mezzora o quell’ora, quando  ci si trova, in tribuna, con il vicino di posto. Un breve saluto, poi si parla del match precedente, delle speranze legate alla partita che sta per cominciare .Insomma un momento aggregante ,prima delle emozioni legate a quel pallone che ci strega da tanti anni. Tutto questo  fino a quando qualcuno ha deciso che San Siro diventi lo stadio della incomunicabilità. Negli altri stadi, i …colloqui infatti  sono ancora aperti.  Invece di una musica che possa essere un piacevole sottofondo in attesa del calcio d’inizio,  viene diffuso un fragore assordante che vieta ogni parola.

Un solo avverbio domina dalle 14 alle 15: ”Come?”. Una sola risposta aleggia faticosamente nell’aria.” Che cosa  hai detto ?”Sì ,ogni tentativo di avere un minimo di dialogo è vietato dai mille decibel degli altoparlanti. Probabilmente chi ha preso questa  incomprensibile decisione, penalizzante  anche per  le più belle canzoni, trasformate in fastidio o entra alle 15 o tace e non ascolta. Una volta la musica era bassa e i risultati alti. Da quando si è deciso di alzare il volume, si sono abbassati i risultati. Conveniamone, meglio prima.