Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Primo Piano
CorSera - Milan, i cinesi fanno sul serio e mettono 150 milioni a deposito come garanzia. Berlusconi non ha ancora deciso cosa fareTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 29 aprile 2016, 08:01Primo Piano
di Enrico Ferrazzi
per Milannews.it

CorSera - Milan, i cinesi fanno sul serio e mettono 150 milioni a deposito come garanzia. Berlusconi non ha ancora deciso cosa fare

La cordata cinese interessata al Milan fa sul serio e sta cercando di accelerare la trattativa con Fininvest per cercare di chiudere il prima possibile e iniziare a lavorare in vista della prossima stagione. Il gruppo di Pechino sta provando a convincere Silvio Berlusconi a vendere il club rossonero e per questo, come riferisce questa mattina il Corriere della Sera, ha messo 150 milioni di euro a deposito come garanzia della solidità della cordata che vuole acquistare la società di via Aldo Rossi.

SERIETA’ - A differenza di quello che è successo con Bee Taechaubol, non ci sono dubbi sulla serietà dei componenti di questo gruppo cinese, nonostante per il momento non si sappia bene chi sono gli investitori che fanno parte del consorzio. La cordata di Pechino stanno analizzando con grande attenzione e accuratezza i conti del Milan, tanto che si sono fatti consegnare tutti i contratti in essere sia dell’area sportiva, sia di quella commerciale.

I DUBBI DI SILVIO - Se i cinesi sono quindi molto determinati, lo stesso non si può dire di Silvio Berlusconi, che ha ancora molti dubbi sul fatto di cedere subito la maggioranza: per il presidente milanista, il Milan è infatti qualcosa di più di un impegno economico e inoltre lasciare la sua creatura in un momento di profonda crisi e nel pieno delle contestazioni significherebbe congedarsi nel modo più amaro. La prossima settimana, il numero uno di via Aldo Rossi dovrà decidere se impegnarsi in una trattativa in via esclusiva, ma anche con un accordo di questo tipo, che prevede una serie di vincoli e penali, potrebbe sempre decidere di tirarsi indietro prima del closing definitivo.