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Silvio Berlusconi non lascia: anzi, se è necessario, raddoppia...TUTTO mercato WEB
martedì 24 maggio 2016, 00:00Editoriale
di Furio Fedele
per Milannews.it

Silvio Berlusconi non lascia: anzi, se è necessario, raddoppia...

Furio Fedele, giornalista professionista al seguito del Milan per il Corriere dello Sport e corrieredellosport.it

Con o senza cinesi il presidente Silvio Berlusconi andrà avanti per la sua strada. Non ha intenzione di abdicare, come ha confermato domenica a Brugherio celebrando, dopo ben 50 anni, il suo primo successo imprenditoriale. La creazione del Villaggio Edilnord (la griffe, fra l’altro, della sua impresa di costruzioni) ha rappresentato il primo tassello di un impero che gli ha consentito di capitalizzare, con altre numerose attività, un patrimonio di quasi 10 miliardi di euro. Eh sì, perchèsia ben chiaro che l’Ac Mlan non sta fallendo e non è certo sull’orlo della bancarotta. Sicuramente già da qualche anno il bilancio piange a causa di un forte disavanzo fra entrate e uscite. Su questo fronte il vero, grande problema è rappresentato dal mancato cespite alimentato ai proventi della Champions League. Ma il numero 1 rossonero è in grado di fronteggiare personalmente la situazione pur attuando una politica di risparmio e di risanamento dei costi.

SCENARI. La trattativa sta quindi entrando nel vivo. L’appuntamento previsto questa settimana a Milano, però, sarebbe più che mai solo interlocutorio. La situazione sarà monitorata con maggiore precisione solo all’indomani del voto per le amministrative ed eventualmente i ballottaggi per l’elezione dei sindaci nelle principali città italiane. Quindi con una dilatazione dei tempi che potrebbe anche spazientire i compratori. Ma, come ha già più volte lui stesso messo in evidenza, il presidente Berlusconi non ha certo fretta, non vuole commettere errori di valutazione. Per il bene del Milan siricandida adesso più che mai come presidente (non certo onorario...) del club rossonero e pretende almeno 3 anni di interregno. Intanto a Milanello la vita continua. La pausa estiva è già iniziata ma durerà molto poco. Giù nella primasettimana di luglio è previsto il raduno pre-campionato con il consueto ritiro di sede. I lavori di manutenzione saranno sia ordinari che straordinari. Su quest’ultimo fronteCristian Brocchi e il suo staff stanno già iniziando a riflettere evidentemente fiduciosi per una riconferma che sarebbe automatica nel caso il bastone del comando restasse sempre saldo nelle mani del presidente Berlusconi.

RIVOLUZIONE. Se, invece, Silvio Berlusconi dovesse decidere di lasciare completamente il ponte di comando del Milan, la rivoluzione sarebbe immediata, difficilmente controllabile e prevedibile. Ma, come detto, l’attuale numero 1 rossonero non ha intenzione di abbassare la guardia. Il tempo gioca a suo favore: l’intervento del nuovo padrone non può valicare certi limiti temporali perchè la stagione 2016-2017 è già stata inaugurata da tempo, in largo anticipo rispetto alla fatidica data del 1° luglio. Ci sono, fra l’altro, da risolvere molte questioni sospese. Quella relativa a Balotelli, i ritorni dei prestiti (Matri, Paletta, Suso), i contratti dei giocatori in scadenza e l’ottimizzazione del «tesoretto» che potrebbe essere realizzato vendendo alcuni elementi (Bacca, Luiz Adriano, Manez e Honda) che hanno un discreto valore di mercato. Fra l’altro molti dei milanisti segnalati in partenza sono gravati da ingaggi importanti che, se eliminati, porterebbero indubbi benefici al bilancio di Casa Milan.