CorSera - Milan ai cinesi, si continua a trattare: Berlusconi sembra intenzionato a lasciare. Conferme su Evergrande

Nonostante gli ultimi eventi possano far pensare ad un rallentamento (possibile slittamento della scadenza dell’esclusiva al 20 giugno e il mancato viaggio a Milano di alcuni rappresentati del consorzio), la trattativa tra Fininvest e la cordata cinese sta andando avanti senza particolari problemi: anche le parole di domenica di Silvio Berlusconi (“I cinesi mi vogliono cacciare”), non hanno agitato gli investitori orientali in quanto l’uscita pubblica del presidente milanista è stata vista solo come una battuta.

PRESIDENTE ONORARIO - Le parti continuano quindi a trattare e con il passare dei giorni Berlusconi si starebbe convincendo a cedere il suo Milan: secondo quanto riporta questa mattina il Corriere della Sera, infatti, in privato l’attuale numero uno di via Aldo Rossi continua a ripetere che la sua intenzione è quella di lasciare, anche se ovviamente un ripensamento è sempre possibile. Se questa operazione dovesse andare in porto, i cinesi hanno già accettato di lasciare a Berlusconi la carica di presidente onorario per i prossimi due anni, mentre è escluso che possa averne un ruolo più operativo una volta che la vendita del 70% del club si dovesse concretizzare.

SCAMBIO DI INFO - In questo momento, gli approfondimenti tra i vertici di Fininvest e i rappresentanti dei cinesi riguardano soprattutto le garanzie e le rassicurazioni sull’identità dei partecipanti alla cordata, con il fondo Evergrande che è quello che sta ottenendo più conferme. Entro la fine del mese di maggio, le due parti si scambieranno una serie di informazioni, a partire proprio dai nomi e dal peso di ciascuno degli investitori che fanno parte della cordata di Pechino.